Un punto di partenza da dove proseguire il dialogo tra le realtà del Terzo Settore e le istituzioni locali e nazionali. Questo hanno rappresentato gli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile, l’appuntamento tenutosi all’Università Roma Tre e che ha visto AVIS Nazionale presente insieme a oltre 300 delegati di altre organizzazioni italiane.
Obiettivo della quattro giorni di lavori è stato quello di confrontarsi e delineare quelle che dovranno essere le sfide e le strategie da intraprendere da qui in avanti. Non a caso, infatti, il claim scelto per questa edizione è stato “Il futuro è insieme”. Sicurezza, risorse, strategie di comunicazione, valori, rappresentanza, prospettive, attività in ambito internazionale e pianificazione di protezione civile sono state le otto tematiche individuate e sulle quali occorrerà costruire percorsi e progetti condivisi. Durante i lavori è emersa l’esigenza di considerare gli Stati Generali come un punto da cui rilanciare il dialogo tra le varie realtà del Volontariato Organizzato, le Regioni e il Dipartimento, mirando in particolare a una maggiore armonizzazione dei linguaggi e delle linee guida.
Agli Stati Generali è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che anche in questa occasione ha sottolineato l’importanza del volontariato come «risorsa di primaria importanza in Italia che nasce dalla spontanea determinazione delle persone. È una scelta personale – ha detto il Capo dello Stato – da cui poi possono conseguire forme istituzionalizzate, ma l’anima, la motivazione, è la personale scelta autonoma. Io sono qui per ringraziarvi per quello che avete fatto, per quello che state facendo e per quello che farete».
Tra gli spunti emersi dai tavoli tematici si è evidenziata:
- l’esigenza di coinvolgere, sempre di più, i giovani nel mondo del volontariato, accompagnandoli nel loro percorso di crescita;
- l’utilizzo di nuovi canali comunicativi;
- l’impiego sempre più efficiente delle risorse economiche a disposizione delle associazioni;
- il coinvolgimento sempre più attivo del Volontariato Organizzato nelle attività di pianificazione svolte dalle amministrazioni.
E quale ruolo potrà giocare AVIS Nazionale? «La nostra associazione ha da sempre un incarico operativo all’interno della colonna mobile nella fase post emergenza – spiega Pierluigi Barigazzi, membro effettivo per conto di AVIS della commissione nazionale del comitato di Protezione Civile – quando siamo impegnati nel coordinamento delle attività trasfusionali. Tuttavia, le nostre sedi locali hanno convenzioni con le singole Regioni di appartenenza, motivo per cui potranno agire attivamente nei lavori di stesura dei piani di protezione civile comunali». Estrema soddisfazione ha suscitato la possibilità di rappresentare l’associazione a un appuntamento come questo: «Erano passati dieci anni ed è stato importante che AVIS Nazionale abbia potuto collaborare a tavoli tecnici per temi come le risorse e la gestione del territorio – ha proseguito – Il fatto che le associazioni abbiano un ruolo di primo piano in questo tipo di attività è fondamentale in quanto sono memoria storica dei loro territori». I prossimi step sono già definiti: «Il risultato di questo lavoro verrà portato il prossimo 7 luglio al Dipartimento di Protezione Civile che successivamente, in sede di Conferenza Stato-Regioni, emanerà una direttiva nazionale che le regioni stesse dovranno seguire».