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AVIS insieme al Ministero della Salute ucraino per inviare apparecchiature sanitarie

A seguito del protrarsi del conflitto, l’Ukrainian Transplant Coordination Center ha inviato una lettera alla nostra associazione chiedendo l’invio di strumenti utili a garantire l’assistenza necessaria a pazienti e feriti

Le settimane e i mesi passano, la guerra, la disperazione e l’emergenza socio-sanitaria purtroppo restano. La situazione in Ucraina non migliora e nonostante l’impegno e il supporto della macchina della solidarietà che AVIS Nazionale ha messo in moto con il lancio della raccolta fondi “Donatori per la pace”, tante, troppe persone hanno ancora bisogno di aiuto.

 

Proprio in questi giorni alla nostra associazione è stata recapitata una lettera inviata dal dottor Dmytro Koval. È il direttore generale dell’Ukrainian Transplant Coordination Center, l'organismo che fa capo al Ministero della Salute ucraino e che si occupa di coordinare le attività chirurgiche e quelle ad esse collegate, prima tra tutte la donazione di sangue ed emocomponenti. In pratica, l’equivalente dei nostri Centro nazionale trapianti e Centro nazionale sangue. Come spiega Koval nel testo inviatoci (a questo link è possibile leggere la versione originale in inglese) «dall’inizio dell’invasione il Paese è sotto legge marziale (un sistema di governo in cui le leggi ordinariamente in vigore vengono temporaneamente sospese e i tribunali militari prendono il controllo della normale amministrazione della giustizia, ndr). Grazie al nostro lavoro e a quello del Comando operativo del Ministero della Sanità ucraino, il sistema trasfusionale nazionale è riuscito a formare una scorta di emocomponenti sufficiente a soddisfare le esigenze civili e militari. Tuttavia, abbiamo un bisogno critico di forniture di emergenza, di materiali di consumo e di attrezzature per garantire i processi tecnologici di base ai centri ematologici, dovuto all’aumento del numero di vittime civili e militari che richiedono l’uso di emocomponenti, nonché al tentativo degli aggressori di distruggere i centri ematologici».

 

Dopo l’invio di farmaci e, più nello specifico, di confezioni di albumina per l’ospedale di Leopoli, il Ministero della Salute ucraino chiede il nostro aiuto e quello di tutti i donatori per pompe di scarico, sensori per il monitoraggio della pressionekit diaframma e altre strumentazioni ancora: «In qualità di Centro trasfusionale nazionale – conclude Koval – possiamo fungere da destinatario di tale assistenza e garantirne la distribuzione tra i centri trasfusionali. Consideriamo la fornitura come un’opzione per rafforzare la capacità dei centri ematologici e ripristinare i processi tecnologici in quelli che sono stati bombardati o parzialmente distrutti».

 

AVIS Nazionale si è subito attivata in collaborazione con l’azienda Abbott per reperire il materiale necessario e provvedere alla spedizione. Perché la solidarietà non conosce confini.

 

 

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Chiunque può dare il proprio contributo effettuando un bonifico bancario sul conto corrente: 
IBAN IT 49N 02008 01601 000100736058 
intestato ad AVIS Nazionale, con la causale “Donatori per la pace”.

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