Si tratta della seconda fase di un progetto iniziato già nel 2022, quando l’Associazione dei volontari del sangue della Marca ha condotto un’indagine su donatori ed ex donatori per vagliare punti di forza e criticità del sistema. Sulla base delle risposte ricevute dai giovani sono stati individuati alcuni punti decisivi sui quali lavorare per avvicinarli a questo importante gesto sociale. La campagna, infatti, si sviluppa interamente attorno a falsi miti da sdoganare – come ad esempio la necessità di essere astemi per poter donare il sangue – e parallelamente sui vantaggi dell’essere donatori – come la possibilità di ricevere gratuitamente le analisi del sangue, utili anche per intercettare eventuali patologie e fare prevenzione ad ampio raggio.
Questi i temi da veicolare attraverso tre video creati ad hoc e pubblicati sulle principali piattaforme social utilizzate dai giovani, ovvero Instagram e TikTok. La campagna, iniziata nei giorni scorsi, sarà attiva per qualche mese e sarà visibile esclusivamente ai ragazzi e alle ragazze della Marca nella fascia 18-25 anni. Cliccando su uno dei tre video proposti, gli interessati saranno indirizzati a un breve form online che li metterà direttamente in contatto con AVIS Provinciale Treviso; a stretto giro riceveranno una telefonata dalla segreteria per prenotare un appuntamento dedicato alla verifica di idoneità alla donazione. Il processo è dunque molto semplice e immediato, all’altezza della richiesta di praticità, digitalizzazione e presenza sui social raccolta proprio attraverso l’indagine condotta sugli under 25 nel 2022.
L'immagine della campagna
Per catturare il loro interesse, l’AVIS della Marca ha scelto di avvalersi di un giovane illustratore diventato ormai fenomeno mediatico: Lorenzo Badioli, alias Pupetti Tutti Matti. Con i suoi video ironici popolati da pupazzetti dai colori accesi e voci simpatiche ha conquistato in poco tempo un enorme pubblico di quasi 200mila follower su Instagram e oltre 400mila su TikTok, dove i suoi video hanno ricevuto più di 5 milioni e mezzo di “Mi piace”. Immagini, musica e testi sono stati elaborati sulla base degli interessi, dei gusti e dei valori di quella specifica fascia di popolazione, per portarla a conoscere la mission di AVIS ed eventualmente a diventarne partecipe. I tre video ideati per AVIS Provinciale Treviso dunque presentano i “Superdonatori”, tre personaggi dotati di poteri del tutto curiosi e originali, perché in realtà non sono né “super” né “speciali”.
Il messaggio infatti è che chiunque può essere un Superdonatore – cioè un super eroe – perché non servono caratteristiche particolari. Si può fare del bene per la comunità anche se si è tirchi e si vogliono le analisi del sangue gratuite, e anche se non si vuol rinunciare a una birra nel weekend (responsabilmente), perché in questi casi è comunque possibile donare il sangue. “Lui è un eroe perché ha capito che per donare non ci vuole alcun super potere” chiosa uno dei tre video della campagna.
«Ringrazio AVIS Provinciale Treviso per questa iniziativa rivolta ai ragazzi e alle ragazze perché c’è bisogno anche del loro supporto e del loro entusiasmo – commenta Arianna Veronesi, direttrice dell’Unità Operativa di medicina trasfusionale dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso – I donatori sono il cuore, il fulcro dell’ospedale e a tutti loro va sempre incondizionatamente la mia gratitudine. Per questo il centro trasfusionale è pronto ad accogliere i giovani che questa campagna aiuterà a richiamare».
«È bello constatare questo continuo rapporto di collaborazione tra i territori, l’azienda sanitaria e associazioni come AVIS, sempre impegnate in favore della comunità – sottolinea Paola Roma, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 2 Marca Trevigiana – Sono particolarmente contenta che una campagna di comunicazione sia stata cucita su misura sui giovani, porgendo finalmente un orecchio attento ai linguaggi, ai loro interessi e al loro modo di osservare il mondo».
Come spiega il presidente di Avis Provinciale Treviso, Stefano Pontello, «l'obiettivo di questa campagna è diffondere la conoscenza dell'associazione tra i giovani, sperando di accrescere ancora di più la consapevolezza sull'importanza della donazione di sangue e plasma. Guardando allo storico, come Avis Provinciale Treviso contiamo annualmente circa 4.000 manifestazioni di interesse, di queste 2.000 si trasformano in donatori e quindi donazioni effettive. Con la campagna in atto puntiamo ad ampliare il bacino di utenti raggiunti nella fascia tra i 18 e i 25 anni, che è il target specifico di questa iniziativa, attraverso le piattaforme social più frequentate».