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Cibi che rigenerano il sangue (e fanno bene!)

Mangiare bene fa buon sangue? Perché no! Anche ciò che portiamo sulle nostre tavole può aiutarci a migliorare e favorire la produzione di globuli rossi e, nello stesso tempo, ottimizzare l’ossigenazione degli organi e dei tessuti.

A cura della dr.ssa Elena Barbaccia, specialista in Nutrizione (in collaborazione con Pazienti.it)

La funzione dei globuli rossi

Comunemente chiamati globuli rossi, anche detti quindi eritrociti, sono cellule indispensabili per il nostro organismo, veri e propri mezzi di trasporto di ossigeno e anidride carbonica da eliminare. Perché sono rossi? Il colore è determinato dalla presenza di emoglobina, una proteina particolarmente ricca di ferro. Il midollo osseo è deputato alla loro produzione.

Quando si parla di anemia?

Ahimè, l’anemia si manifesta quando si assiste a una scarsa produzione di globuli rossi o quando quest’ultimi sono poveri di emoglobina. Certamente, la dieta può contribuire a migliorare questo disturbo, apportando maggiori quantità di ferro. Un uomo adulto dovrebbe assumere quotidianamente 8 mg di ferro; le donne con il ciclo mestruale 18 mg. La vitamina C, poi, è importante per accelerare l’assimilazione del ferro stesso. La dose consigliata è di 90 mg per gli uomini e di 75 mg per le donne. Attenzione, invece, a tè e caffè, che al contrario ne riducono l’assorbimento; ricordiamoci quindi di non assumerli troppo vicini al pasto!

Quali sono, dunque, i cibi che fanno buon sangue?

In questi casi, le care, vecchie (e salutari!) abitudini a tavola possono portare dei benefici. Lenticchie (e tutti i legumi), spinaci (con il succo di limone), bietole, prugne e uva passa, uova e carne rossa sono tra i cibi più ricchi di ferro. Importante è che non manchino alimenti in grado di apportare il rame, sempre presente nell’emoglobina. Questo minerale lo si può trovare in: pollame, cereali, cioccolato, noci. Cos’altro ricordare? L’acido folico (400 mcg per le donne e 600 mcg in caso di gravidanza). Si può pensare a integratori o scegliere di mangiare lattuga, fegato di pollo, spinaci e zucchine, barbabietole, asparagi e fagioli.

E la vitamina A?

Spesso sottovalutata, ha un ruolo chiave nello sviluppo delle cellule staminali nel midollo osseo, contribuendo così a una maggiore produzione di globuli rossi. Dove si trova la vitamina A? Carote, peperoni, albicocche: insomma, i colori arancione e giallo possono essere dei buoni indicatori.

Stop a…

Abbandonare sigarette e alcolici è d’obbligo. Queste sostanze, infatti, non portano alcun beneficio al sangue (anzi!). I vasi sanguigni perdono elasticità, il sangue assume una consistenza più densa con una maggiore difficoltà a circolare.

Un’ultima curiosità…

Per i più temerari, le cipolle sono un vero e proprio toccasana per il sangue. In che modo? La cipolla rossa riduce i livelli di colesterolo cattivo, grazie ai flavonoidi. Contiene anche licopene e acido ellagico, un antiossidante fenolico naturale che protegge il DNA delle cellule. Lo scalogno è anche ricco di silicio, un oligoelemento che rafforza i tessuti. Il porro, dal sapore più delicato, conta vitamina C, ferro ed è noto per il suo valore antianemico. Insomma, il consiglio è di trovare un po’ di spazio in cucina anche per la cipolla! Seguite questi consigli, sempre e, se si è donatori di sangue, ricordate come una buona dieta aiuti non solo se stessi, ma anche gli altri.

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