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Dengue, primi casi in Italia: ecco dove scattano le misure di sicurezza

I primi casi di infezione da virus Dengue segnalati dal CNS mettono in evidenza l’importanza della vigilanza e delle misure preventive per mantenere la sicurezza delle trasfusioni di sangue.

In un anno in cui l’attenzione del mondo è stata catturata da molteplici sfide sanitarie, il virus Dengue ha fatto la sua comparsa in modo inaspettato e ha richiesto una risposta rapida e coordinata. I primi casi di infezione da virus Dengue,  sono stati segnalati nella Provincia di Lodi, mettendo in evidenza l’importanza della vigilanza e delle misure preventive per mantenere la sicurezza delle trasfusioni di sangue.

La comparsa dei primi casi di virus Dengue pone l’attenzione sul ruolo cruciale che centri trasfusionali e donatori di sangue svolgono nel garantire che il sangue donato sia sicuro per i riceventi. Nonostante il virus non sia trasmesso da persona a persona, ma avviene prevalentemente attraverso la puntura delle zanzare del genere Aedes, la possibilità di infezione attraverso trasfusioni sottolinea la necessità di misure rigorose e attente.

A comunicarlo è il Centro Nazionale Sangue, il quale ha diramato prontamente i provvedimenti da adottare per la prevenzione della trasmissione trasfusionale della predetta infezione mediante emocomponenti labili prodotti da donatori potenzialmente viremici asintomatici.

Ultimo aggiornamento: venerdì 1 settembre 2023

  • 1 settembre 2023 – Provincia di Latina: provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza delle arbovirosi” dell’Istituto Superiore di Sanità, di casi autoctoni confermati di infezione da virus Dengue (DENV) in provincia di Latina (Regione Lazio).
  • 21 agosto 2023 – Comune di Roma: provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma perla “Sorveglianzadelle arbovirosi” dell’Istituto Superiore di Sanità, di un caso autoctono confermato di infezione da virus Dengue (DENV) che riporta come luoghi più probabili di esposizione i Municipi XI e XIV del Comune di Roma (Regione Lazio).
  • 18 agosto 2023 – Provincia di Lodi: provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza delle arbovirosi” dell’Istituto Superiore di Sanità, di un caso autoctono confermato di infezione da virus Dengue (DENV) nel comune di Castiglione d’Adda (provincia di Lodi, Regione Lombardia).
 
In considerazione dell’attuale situazione epidemiologica, nelle località segnalate è stata disposta la sospensione temporanea della raccolta di sangue ed emocomponenti o, in alternativa, l’esecuzione del test DENV NAT su tutti i donatori. La sospensione della raccolta nel predetto comune non si applica nel caso di donazione mediante aferesi di piastrine e/o plasma ad uso clinico, qualora sottoposti a procedura di riduzione dei patogeni mediante tecniche inattivazione virale con dimostrata efficacia verso il DENV, e, in caso di donazione di solo plasma, se esso è destinato alla produzione industriale di medicinali plasmaderivati.
 
Le regole generali da applicare all’infezione da virus Dengue (DENV) prevedono che eventuali donatori con anamnesi positiva (infezione documentata oppure comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da DENV) dovranno essere sospesi per 120 giorni.
La sicurezza delle trasfusioni rimane una priorità assoluta, e solo attraverso la collaborazione e l’adozione di misure precauzionali rigorose possiamo mantenere l’integrità del nostro sistema di donazione e trasfusione del sangue. Per approfondimenti consultare la sezione dedicata alle malattie infettive sul sito del Ministero della Salute 

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