Un sospiro di sollievo, seppur piccolo, ma che può far ben sperare vista la stagione estiva nella sua massima espressione e un numero di contagi da Covid-19 di nuovo in crescita. Il report del Centro nazionale sangue sulla raccolta dei globuli rossi nel mese di giugno potrebbe essere sintetizzato così: certo, l'avvio stentato di inizio anno si fa ancora sentire, ma per tutta la seconda parte dell'anno dovrà essere questa la strada da seguire per confermare l'autosufficienza.
Sono state 202.502 le unità raccolte, per un +2,1% rispetto a un anno fa: in termini di semplici percentuali si tratta del dato più alto da inizio 2022, con Valle d'Aosta, Basilicata e Abruzzo a registrare le performance migliori su scala nazionale.
Ancora negativo, ma qui pesa molto l'inizio d'anno altalenante, il raffronto sul lungo periodo con la prima metà del 2021: 1.232.954 le unità raccolte da gennaio a oggi che valgono un -2,4%.
In quanto a programmazione, l'obiettivo per il 2022 è fissato a 2.529.551 unità. Lo scostamento tra quelle programmate e raccolte nel primo semestre è di -37.946. Riuscire a confermare i numeri attuali, almeno in questi due mesi tradizionalmente critici come luglio e agosto, potrebbe rendere il percorso da settembre a dicembre più agevole per centrare il traguardo.