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Il calcio a 5 per raccontare AVIS e la donazione

La squadra degli “Infermieri Brescia” si è classificata al terzo posto del campionato nazionale. L’allenatore, Carlo Bignetti: «Abbiamo il nome dell’associazione sulle maglie perché come noi aiutiamo i pazienti in ospedale, così i donatori compiono il loro gesto a favore del prossimo»

Sono saliti sul podio nazionale veicolando un messaggio tanto semplice, quanto straordinario: quello della solidarietà e dell’amore per il prossimo. La squadra “Infermieri Brescia” si è classificata al terzo posto del campionato nazionale di calcio a 5 conclusosi nei giorni scorsi in Toscana, tra Tirrenia e Pisa. Organizzato da AICS (l’Associazione italiana cultura e sport) e dall’Asd Sport in tour, il torneo “Nightingoal” è patrocinato da FNOPI (la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche con cui lo scorso febbraioAVIS Nazionale ha firmato un protocollo d’intesa), CIVESCNAI e OPI Toscana: è una competizione di calcio a 5 che vede incontrarsi le squadre di infermieri di diverse città italiane.

 

Al termine dell’edizione di quest’anno il team di Brescia si è piazzato dietro a Catanzaro e Nocera Inferiore. Il motivo per cui raccontiamo il suo cammino è per il messaggio che, tra un goal e l’altro, la squadra è riuscita a diffondere: quello di AVIS. «È stata un’esperienza straordinaria – commenta l’allenatore e giocatore Carlo Bignettiinfermiere del pronto soccorso dell’ospedale di Manerbio – il fatto di aver giocato con il nome dell’associazione sul petto per noi è stato molto importante. Nei fatti, pensandoci, ogni giorno lavoriamo e ci impegniamo con lo stesso obiettivo: aiutare chi ha più bisogno. Noi lo facciamo con i pazienti in ospedale, i donatori compiendo un gesto etico e gratuito che garantirà speranza di cura e di vita al prossimo».

 

Ma c’è dell’altro. Le maglie dell’Avis con cui la squadra è scesa in campo erano gialle einsieme all’azzurro dei pantaloncini e dei calzettonihanno contribuito a formare una divisa che ha assunto anche un altro significato: «Siamo riusciti a creare simbolicamente la bandiera dell’Ucraina – prosegue – quindi ci siamo fatti promotori non solo della cultura della donazione, ma anche del bisogno di pace e armonia tra i popoli. Un piccolo gesto, sicuramente, ma per ciascuno di noi carico di significato».

 

Tornando poi all’ambito sportivo, in vista delle prossime edizioni del torneo l’obiettivo, conclude Bignetti, «è quello di creare una competizione anche femminile, vista l’altissima percentuale di donne con cui lavoriamo ogni giorno».

 

Qui di seguito i nomi dei giocatoriselezionati da Luigi Di Bartolomeo, che hanno partecipato al torneo: Christian Mozzi, Carlo Bignetti, Francesco Labadini, Francesco Tufano, Guillermo Fogliata, Angelo Fusco, Alvaro Mozzi, Luigi Galoppini, Stefano Mazza, Andrea Mezzini, Victor Oluwabunmi e Mauro Comaroli.

 

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