Si sarebbe dovuto chiamare “1000 Km per la vita”, ma in realtà sono stati molti di più. È il progetto che, fino a qualche giorno fa, ha visto impegnati tre donatori in uno straordinario giro in bicicletta della Sicilia. Un’iniziativa tanto semplice, quanto eccezionale, nata con un obiettivo preciso: promuovere la cultura della donazione e raccontare cosa fa Avis sul territorio.
Promossa dal vice presidente di Avis Comunale Caltanissetta, Antonio Carta, l’iniziativa ha coinvolto strada facendo anche tanti appassionati delle due ruote che, intuendo il motivo di questa corsa speciale, per lunghi tratti si sono uniti al gruppetto: «Il programma iniziale era quello di percorrere una media di 200 chilometri al giorno tra una tappa e l’altra – racconta – ma dati alla mano, il tragitto è stato più lungo. Siamo stati molto contenti e ancora oggi porto nel cuore l’entusiasmo che abbiamo raccolto di giorno in giorno, in particolare da parte delle sedi locali che ci hanno fornito supporto anche dal punto di vista logistico».
Caltanissetta, Santa Croce Camerina, Catania. E poi ancora Patti, Carini, Messina, Sciacca, sono soloalcune delle città che questo giro della solidarietà ha attraversato, contribuendo in maniera positiva a spiegare cos’è la nostra associazione e perché il suo impegno sul territorio sia così importante: «Girando con il logo Avis ben visibile sulle nostre maglie, in molti ci fermavano per chiedere informazioni, in particolare quando entravamo negli esercizi commerciali – prosegue Antonio – molte persone già donavano, altre ancora no e quindi erano desiderose di capire cosa fosse necessario fare per iniziare. Abbiamo scattato foto e girato video per raccogliere le testimonianza delle persone, è stato un qualcosa di unico che nessuno di noi aveva mai vissuto prima».
Visto il successo riscosso da questo progetto, c’è da pensare che possa essere riproposto anche in futuro. Per ora Antonio pensa a ringraziare Avis Regionale Sicilia e «tutte le altre incontrate lungo il percorso. Senza dimenticare i ciclisti che incrociavamo per strada e che, una volta venuti a conoscenza della nostra iniziativa, per lunghi tratti del giro si sono voluti unire a noi. La solidarietà e il cuore di Avis, e non solo, si misurano anche così».