
Il 2009 è un anno importante per AVIS Nazionale, che coincide con l'elezione dei nuovi vertici associativi. In occasione della conclusione del mandato 2005-2009, sabato 24 gennaio si è tenuto a Milano un incontro per sviluppare una serena riflessione sulle scelte progettuali, i contenuti, e le metodologie che sono state adottate in questi anni dall'Area Formazione e Scuola.
Come ha detto Franco Bussetti, coordinatore dell'area, «l'idea era quella di oltrepassare la semplice dimensione della rendicontazione, pur sempre doverosa e importante, per offrire un contributo che potesse essere valutato e considerato anche nel contesto di orientamenti futuri».
Ad aprire i lavori, il presidente di AVIS Nazionale Andrea Tieghi, che ha sottolineato il grande impegno dell'Area nel corso degli ultimi quattro anni nella promozione di iniziative e progetti di grande qualità. Il responsabile di Area, Franco Bussetti, ha poi illustrato le numerose attività svolte in passato e le sfide della nostra Associazione. Nella sezione Documenti - Area Formazione è possibile scaricare la relazione di Franco Bussetti, che è stata arricchita in sala dall'apporto dei due esperti: Gian Piero Saladino, Responsabile comunicazione, Relazioni Pubbliche e formazione Confindustria di Ragusa, e Rina Latu, Presidente Avis provinciale Nuoro e componente del gruppo tecnico Area scuola e formazione di AVIS Nazionale.
Nella seconda metà della giornata il pubblico, composto da dirigenti e volontari della nostra Associazione provenienti da tutta Italia, ha preso la parola e descritto i progetti realizzati a livello locale. Questi interventi serviranno a redigere due documenti, uno per la Formazione e uno per la Scuola, che riassumeranno le opinioni, le aspettative e le speranze per il futuro della nostra Associazione.
Da queste esperienze è emersa soprattutto la tendenza a sensibilizzare i giovani non solo alla donazione, ma ai valori generali di solidarietà e generosità. L'impegno di AVIS risulta, quindi, rivolto sempre di più alla promozione del volontariato come modo di vivere, affichè i giovani si avvicinino in modo del tutto spontaneo alla donazione di sangue.