Avis e Avas, possibili modelli per il Ministero della Salute
Proseguono gli incontri della delegazione Avis in Argentina.
Nella mattinata di oggi il primo appuntamento e'stato con le dirigenti del Piano Nazionale Sangue, presso il Ministero della Salute Federale, nella centralissima Avenida 9 de Julio di Buenos Aires.
La responsabile del Piano, dott.ssa Mabel Maschio, ha voluto sapere la struttura organizzativa di Avis, del volontariato italiano del sangue e della legislazione del Paese, restando particolarmente colpita dalla capacita´di mobilitazione e sensibilizzazione dell'Associazione.
In Argentina, il Piano Nazionale Sangue esiste dal 2002. Il Ministero Federale detta solo delle linee guida, mentre sono le singole 23 province, oltre la capitale federale Buenos Aires, ad attuare autonome strategie per la promozione e la raccolta di sangue.
Al momento non esiste nemmeno un piano d'interscambio tra le varie province, anche perche`non esistono territori dove sangue e plasma siano in eccedenza.Le dirigenti hanno espresso il loro apprezzamento per l'iniziativa di Avis a sostegno di Avas, che si inserisce di diritto in una politica sanitaria nazionale che vuole abbassare il numero dei donatori occasionali e far crescere il numero dei donatori volontari. Attualmente, infatti, solo l'8% dei donatori argentini e`periodico, con punte del 15% - comunque sempre insufficienti - nella capitale.
Altrettanto importante, per Avis e Avas, l'incontro al reparto di emoterapia dell'Ospedale Pediatrico Garrahan. Il centro e' ìl piu´importante d'Argentina e del Sudamerica (numerosi, infatti, i piccoli ricoverati da Paesi latinoamericani).
Avis e Avas hanno discusso delle rispettive strutture con la direttrice del reparto, dott.ssa Del Pozo, e con le coordinatrici dell'Associazione donatori altruisti del Garrahan. L'associazione, finanziata dalla Fondazione ospedaliera, conta circa 10-11.000 donazioni all'anno, alcune delle quali realizzate anche all'interno delle fabbriche.
Con la stessa Associazione, Avas punta a siglare presto un accordo.
Per conoscere la Fondazione Garrahan visita il sito