AVIS e Coldiretti: siglata oggi l'intesa

Il 70 per cento dei donatori di sangue ritiene che gli organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti potrebbero avere conseguenze negative sulla salute mentre per il 55 per cento un’alimentazione con prodotti di qualità e certificati è importante per continuare ad esercitare il nobile gesto della donazione di sangue. E’ quanto è emerso da una indagine descrittiva presentata dall’AVIS al Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio (Co) organizzato dalla COLDIRETTI, nel corso del quale è stato siglata una intesa tra le due piu’ grandi associazioni nei rispetti settori all’insegna dei valori della solidarietà e della difesa della salute. La collaborazione tra AVIS e COLDIRETTI, inoltre, è rafforzata dalla comune convinzione che un’alimentazione sana e corretta, in cui giochino un ruolo significativo i prodotti di qualità della nostra terra, non possa che far bene alla salute dei donatori di sangue e aumentarne il numero.“Da sempre - commenta il presidente di AVIS Nazionale, Andrea Tieghi - la nostra associazione è attenta a diffondere il messaggio della donazione all’interno delle più diverse categorie professionali. Storicamente, già dagli anni Venti, quando AVIS è stata fondata, i primi nuclei di donatori di sangue appartenevano al mondo dell’agricoltura e dell’industria, ambiti in cui erano fortemente radicati i valori dell’altruismo e della solidarietà”. “Abbiamo aderito - prosegue Tieghi - alla campagna Liberi da OGM, come suggeritoci da Coldiretti, con l’intento di far conoscere meglio ai nostri donatori la problematica degli organismi geneticamente modificati e aprire una seria discussione sui pro e i contro. La nostra principale preoccupazione è infatti garantire la salute dei nostri donatori e per questo desideriamo approfondire una tematica su cui una buona parte di essi (circa il 20 %) dimostra di non avere alcuna conoscenza”.“Esiste uno stretto legame tra salute ed alimentazione che l’agricoltura italiana contribuisce a rafforzare grazie ai primati conquistati nella qualità e nella sicurezza che vanno difesi dai tentativi di omologazione e di standardizzazione al ribasso” afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “il significato dell’intesa sta proprio nell’impegno a sostegno di un bene comune indispensabile per il benessere di tutti i cittadini. La sensibilità verso i bisogni degli altri - conclude Marini - è un patrimonio condiviso con gli agricoltori che hanno la responsabilità di custodire nel tempo le ricchezze della natura, dalle quali dipende la vita ed il benessere dell’intera società”. Comunicato stampa congiunto AVIS-COLDIRETTI