Bergamo 70 anni
Il sindaco, Roberto Bruni, ha sottolineato che “l’Avis di Bergamo è sempre stata una presenza molto significativa sul nostro territorio; è una realtà che incarna lo spirito del volontariato bergamasco: donare in modo significativo, concreto e senza grande enfasi”. Il presidente dell'Avis comunale, Mario Rivola, ha espresso tutta la sua soddisfazione per i 2.500 soci cittadini attivi e le 5.000 donazioni complessivamente effettuate.
Durante la serata hanno portato il proprio saluto anche il vice-presidente della provincia, Bonaventura Grumelli Pedrocca, il presidente di Avis Lombardia, Vincenzo Saturni, e il presidente di Avis nazionale, Andrea Tieghi. Il presidente di Avis provinciale e componente dell’esecutivo nazionale, Tiziano Gamba, ha parlato dei 70 anni di Avis non nei termini di un traguardo, ma di un inizio di nuove sfide: “i giovani, la ricerca, gli extracomunitari, la cooperazione internazionale e la collaborazione con le altre realtà del volontariato. L’Avis rappresenta un quotidiano, costante cammino di testimonianza dei valori etici della convivenza umana”.
Il week-end di festeggiamenti ha avuto un momento significativo nella messa celebrata dal vescovo ausiliare, Lino Belotti, che nelle parole dell’omelia ha voluto paragonare il dono del sangue al dono della vita.
Nella giornata di sabato e domenica, inoltre, i cittadini di Bergamo hanno potuto conoscere meglio la realtà dell’associazione attraverso uno stand di volontari al Quadriportico del Sentierone.
I preparativi per i festeggiamenti erano cominciati già da diverso tempo e avevano riguardato anche iniziative per sensibilizzare i giovani. Ai primi di maggio, il presidente dell'Avis comunale, Mario Rivola, e l'assessore comunale alle Politiche giovanili, Fabio Rustico, avevano inviato una lettera a tutti i giovani della città per invitarli al dono del sangue e del plasma.