
Riportiamo il comunicato stampa diramato in mattinata dal Centro Clinico Nemo
dopo l'inaugurazione dei nuovi spazi.
Il Centro Clinico Nemo, primo nel suo genere in Italia per la cura e la
riabilitazione dei pazienti affetti da distrofia muscolare, è stato sostenuto
nella sua nascita anche da AVIS (sede Nazionale, regionale Lombardia,
provinciale Milano e comunale Milano).
Alla conferenza stampa di oggi era presente il responsabile comunicazione
Sergio Valtolina.
Sono stati inaugurati oggi, 23 maggio, presso il Centro Clinico NEMO di
Fondazione Serena ONLUS, i nuovi mille metri quadrati del reparto.
L'evento ha registrato la partecipazione di oltre 150 persone accreditate, tra
partner sostenitori, media e partner sociali di Fondazione Serena. I relatori
della conferenza stampa di presentazione delle nuove aree del Centro sono stati
Alberto Fontana, presidente di Fondazione Serena ONLUS, Roberto Formigoni,
presidente di Regione Lombardia, Luca Cordero di Montezemolo, presidente di
Fondazione Telethon, Pasquale Cannatelli, direttore generale dell'Azienda
Ospedaliera Niguarda, e Mario Melazzini, direttore scientifico del Centro
Clinico NEMO.
Franco Bomprezzi, giornalista e moderatore, ha introdotto l'incontro riassumendo
il ruolo di NEMO: «Il Centro è l'esempio concreto di come si possa realizzare un
sogno. Uno spazio colorato e accogliente, in un grande ospedale pubblico; un
punto di incontro e di snodo fra professionalità altissime, competenze cliniche,
assistenza di qualità, managerialità pubblica, impegno del privato sociale e del
volontariato che nascono dalla cultura dei diritti delle persone con disabilità.
L'ampliamento del Centro è la conferma che una lucida intuizione nel giro di
pochi anni è stata capace di trasformarsi in una domanda crescente di spazi e di
servizi dedicati a completare il ventaglio delle risposte di cura e di
attenzione alla singola persona, alla singola famiglia. E' davvero qualcosa di
più di un esempio positivo. E' una meraviglia!».
Quella del Centro Clinico NEMO è «una storia, un progetto e una sfida che
ripartono proprio con i nuovi mille metri quadrati» ha dichiarato il presidente
di Fondazione Serena Alberto Fontana, che giudica le nuove aree «un modo per
migliorare la qualità dell'accoglienza e l'operatività dello staff nella cura
delle malattie neuromuscolari, puntando in particolare a sviluppare sempre più e
sempre meglio la centralità del paziente nel percorso di presa in carico
attraverso la multidisciplinarietà. La nostra peculiarità, che fa di NEMO un
importante punto di riferimento sul territorio nazionale».
La partecipazione di così tanti amici e protagonisti della storia e della vita
del NEMO, nonché la grande attenzione mediatica riservata all'evento, si
spiegano in forza dell'obiettivo che, con questo progetto, Fondazione Serena
persegue dal 2007: dare una risposta sempre più efficiente, efficace ed
accogliente alle persone con malattie neuromuscolari e alle loro famiglie. Come
ha ricordato Mario Melazzini, direttore scientifico di NEMO, che ha aggiunto di
essere molto soddisfatto e orgoglioso di «questi spazi nuovi, di cui c'era
davvero bisogno, in particolare per i nostri piccoli pazienti. L'ampliamento
vuole migliorare la qualità della vita delle persone malate e delle loro
famiglie, così da rappresentare sempre più concretamente la speranza di una vita
serena lungo il faticoso percorso della malattia».
Il Centro Clinico NEMO è una realtà concreta, in grado di dare risposta
tangibile alle richieste di cura dei malati neuromuscolari provenienti da tutto
il Paese. Per questo NEMO lavora in stretta collaborazione con l'Ospedale
Niguarda che, come ha spiegato il suo direttore generale, Pasquale Cannatelli,
ha dato spazio al Centro «per l'evidenza della qualità dell'attività svolta in
questi anni da NEMO e per il significativo numero di pazienti che al Centro si
riferiscono. Nato dalla sinergia tra pubblico e privato, NEMO può contare
sull'integrazione e il sostegno con i professionisti del Niguarda. In questi
anni è migliorata la sinergia tra l'equipe del Centro e i diversi dipartimenti
dell'azienda ospedaliera».
Il Centro gestisce una domanda superiore a quelle che erano le aspettative
quando ha iniziato la sua attività con il primo ricovero il 28 gennaio 2008: da
allora gli accessi sono stati 6mila. Per questo motivo si sono resi prima
necessari, poi disponibili, mille metri quadrati in più. Grande soddisfazione è
stata espressa da Luca di Montezemolo: «La nascita e lo sviluppo del Centro NEMO
- ha dichiarato il presidente di Fondazione Telethon - rappresentano un esempio
virtuoso di sussidiarietà, in cui enti pubblici e del privato sociale si
uniscono e collaborano fattivamente, realizzando un centro di eccellenza in
grado di farsi carico globalmente di pazienti che solo fino a pochi anni fa, per
avere cure mediche, erano costretti a peregrinare da un ospedale ad un altro».
Ha concluso la giornata l'inaugurazione presso le nuove aree del Centro NEMO con
la benedizione fatta da monsignor Vittorio Bruni, rettore dell'Ospedale Niguarda,
e il taglio del nastro da parte di Roberto Formigoni, presidente di Regione
Lombardia. Quindi è seguita la visita al reparto, aperta al pubblico. Le nuove
aree sono composte da una zona specifica dedicata alla pediatria, uno spazio
maggiore destinato al day hospital e camere singole per meglio accogliere i
malati durante la degenza.
Fonte: Ufficio stampa Fondazione Serena