Concluso il Convegno di Varese su scuola e cittadinanza attiva

Quale ruolo ricopre AVIS nel mondo della scuola? Questo è stato il tema centrale del convegno tenutosi il 28 e 29 gennaio scorsi a Varese, nell'aula Magna dell'Università dell'Insubria, promosso da Avis Sovracomunale Medio Varesotto, Provinciale Varese, Regionale Lombardia e sede Nazionale. Una due giorni di lavori intensi, aperti con un significativo video-messaggio del Ministro delle Politiche Giovanili, Giorgia Meloni, che ha sottolineato come la promozione di sani stili di vita interessi molti ambiti della vita di un giovane.   Le parole della Meloni hanno riassunto chiaramente lo spirito del protocollo d'intesa tra AVIS Nazionale e Ministero della Gioventù (disponibile in allegato), firmato dal Presidente Saturni proprio in occasione di questo convegno varesino. Il documento pone le basi per una fattiva collaborazione tra i due enti, volta a realizzare, tra l'altro, progetti sperimentali di formazione e informazione sulla donazione di sangue, iniziative di sensibilizzazione al volontariato, volte a prevenire forme di disagio giovanile, i disturbi del comportamento alimentare e l'abuso di alcool. Il protocollo prevede, inoltre, un programma di monitoraggio della salute dei donatori di sangue, anche attraverso il sostegno dell'attività di ricerca specialistica. Nel pomeriggio di venerdì ha avuto, poi, inizio una tavola rotonda incentrata sul tema del dialogo e della collaborazione in "rete" tra i vari interlocutori impegnati a livello nazionale e locale per la promozione di politiche formative rivolte ai giovani. Erano presenti Giacomo Fidei (Dirigente MIUR), Emanuela Rampelli (Dirigente Ministero della Gioventù), Claudio Merletti (Direttore Ufficio Scolastico Territoriale Varese), Bruna Baggio (Referente Educazione alla Salute Ufficio Scolastico Regionale Lombardia), Franca Sambo (Responsabile Servizio di Medicina Preventiva delle Comunità ASL Varese) e Tiziana Ferrittu, delegato CSVNet alla promozione del volontariato giovanile. Da più parti è emersa la necessità di stimolare la partecipazione attiva dei giovani al volontariato, creando una convergenza tra i diversi soggetti coinvolti (istituzioni, associazioni di volontariato e, non ultime, le famiglie), per fare emergere valide opportunità di crescita e coinvolgimento dei nostri ragazzi. Gli interventi hanno, quindi, offerto importanti spunti di riflessione: come stimolare un atteggiamento sempre più propositivo dei giovani? Come renderli protagonisti del nostro presente e come contrastare la diffusione di modelli edonistici spesso diffusi dai mass media? La risposta, secondo i relatori, va ricercata in un cambiamento di paradigma: dall'educazione alla cittadinanza attiva si deve passare alla sempre più concreta promozione di questi comportamenti, favorendo così l'iniziativa, la creatività e il coinvolgimento in prima persona dei ragazzi. La seconda giornata del convegno di Varese è stata dedicata alla presentazione di due ricerche sugli stili di vita dei giovani e sul racconto di alcune esperienze di volontariato e di presenza Avis nella scuola. Ha esordito la prof.ssa Elena Marta, con un lavoro sulle scuole secondarie di secondo grado di Varese. L'indagine "Comportamenti a rischio, contesto familiare e intenzione al dono di sangue" ha riguardato 262 adolescenti di età compresa tra i 15 e i 21 anni e ha toccato i temi dell'alimentazione, del fumo, delle sostanze stupefacenti e delle malattie sessualmente trasmissibili. Un'analisi da cui è emerso che il 50% degli intervistati fumava abitualmente e il 30% aveva fatto uso almeno una volta di sostanze stimolanti o droghe. Un analogo lavoro, presentato da Dario Genovese (direttore di immunoematologia all'Asp di Siracusa) è stato compiuto dall'Avis comunale di Siracusa su oltre 1.400 studenti di 16 scuole secondarie superiori, seguiti attraverso un percorso formativo e informativo fatto di incontri nei plessi scolastici e di visite ai centri trasfusionali. La dott.ssa Lella Iannaccone ha poi illustrato le esperienze dello sportello scuola volontariato della provincia di Varese, affiancata dai ragazzi e dalle ragazze che hanno raccontato le loro esperienze di aiuto all'interno di associazioni locali. Molto ricco il panorama degli interventi delle Avis territoriali sul mondo della scuola. L'Avis Lombardia ha presentato il progetto "Apri gli occhi, fai la differenza", mentre Francesco Letizia, presidente dell'Avis regionale Sardegna, Francesco Joppi, vicepresidente dell'Avis regionale Veneto, Sonia Manaresi e Silvana Gabiccini, referenti scuola per Emilia Romagna e Toscana, hanno evidenziato le principali iniziative in atto nelle loro regioni. A livello di Avis comunale sono intervenute le sedi di Roma e Vigevano. Nella sezione Documenti - Area Formazione Scuola del sito è possibile consultare le relazioni presentate al convegno di Varese.