Condannata la presidente della Lega Contro la Predazione di Organi

“La scuola non è più un luogo protetto. Mungere sangue agli studenti per trapianti non è bello”. Questo il titolo del comunicato stampa, pubblicato in data 14 novembre 2006 sul sito della Lega Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, la cui autrice nonché presidente Nerina Negrello, è stata ora condannata in primo grado dal Tribunale ordinario di Torino – sezione di Ciriè, per il reato di diffamazione a mezzo internet alla pena di mesi 4 di reclusione (pena poi sospesa), oltre al risarcimento del danno in favore di AVIS. Nel testo del documento, sottoposto immediatamente a sequestro da parte delle autorità competenti, l'attività di raccolta sangue condotta dall'Avis (in particolare presso un Liceo di Roma) veniva descritta in modo falso e distorto e addirittura definita come abuso fisico e morale a danno degli studenti. Le azioni legali intraprese dall'Avis Comunale di Roma e da AVIS Nazionale hanno portato alla condanna della sig.ra Negrello sia avanti il Tribunale di Roma sia, come detto, avanti il Tribunale di Torino, in quanto i Giudici hanno riconosciuto la falsità delle tesi sostenute nel documento. «La nostra Associazione è da sempre impegnata nella promozione del dono tra i giovani e nelle scuole - ha commentato il Presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni. Coinvolgere le nuove generazioni e gli istituti scolastici nell'importante gesto della donazione è uno dei nostri principali impegni, per costruire una società che sia più che mai improntata alla solidarietà e alla gratuità».