Consiglio Nazionale AVIS, si parte
Sarà la prestigiosa Villa Gallarati Scotti di Oreno di Vimercate (MB) ad ospitare, il 25 e 26 settembre, il primo Consiglio Nazionale AVIS del quadriennio 2009-2013.
Alla due giorni di lavori prenderanno parte 45 dirigenti associativi, in rappresentanza di 21 Avis regionali e della sede svizzera.
Nel corso della riunione, il neoletto presidente nazionale, Vincenzo Saturni, presenterà le linee programmatiche del nuovo organo di governo dell'Associazione.All'ordine del giorno della riunione vi saranno anche le strategie per la vaccinazione dei donatori di sangue contro il virus AH1N1.PER CONOSCERE MEGLIO VILLA GALLARATI SCOTTI
Lo stupendo edificio barocco, documentato dalle illustrazioni pubblicate da
Marc'Antonio Dal Re nel suo libro Ville di delizia, venne profondamente
trasformato in forme neoclassiche tra la fine del Settecento e l'inizio
dell'Ottocento dall'architetto Simone Cantoni. Dello schema precedente la villa
ha mantenuto l'ampia corte anteriore ad U, con le ali laterali di servizio più
basse, chiusa verso la piazza di Oreno da un ingresso monumentale del 1806, con
due tempietti laterali di forme classiche, dei quali quello di destra adibito a
cappella privata.
Il corpo centrale fu modificato dal Cantoni in un blocco compatto e alla
facciata verso l'ingresso, sobria e liscia, fu sovrapposto, nella zona centrale,
una specie di pronao assai poco sporgente, a tre ordini sovrapposti: semicolonne
tuscane al piano terreno; ioniche al primo piano con tre aperture ad arco nella
zona centrale, dove sono inserite lunette decorate a bassorilievo; al secondo
piano infine pilastrini e statue a mezzo busto su piedistallo. Il tutto è chiuso
in alto da un timpano, con bassorilievi e orologio.
Il fronte verso il giardino è spartito in senso verticale in cinque sezioni,
legate orizzontalmente da una superficie a bugnato liscio che corre al piano
terreno.
L' interno della villa venne anch'esso trasformato in modo sostanziale, creando
nuovi ampi saloni neoclassici, riccamente decorati e arredati nello stesso
stile, particolarmente armoniosi nella loro sobria fastosità. Delle sale
preesistenti sono stati preservati dagli interventi neoclassici solo alcuni
ambienti, tra cui la Sala di Alessandro Magno, decorata da importanti affreschi
di stile barocchetto, dipinti intorno al 1725.
Il grandioso parco alle spalle della villa era in origine alla francese, con
statue e fontana, con un lungo viale alberato che portava a un laghetto
ellittico da cui partiva un canale che giungeva al ninfeo del Nettuno,
circondato da boschetti. Contemporaneamente agli interventi di rifacimento
neoclassico della villa, all'inizio dell'Ottocento, il giardino venne ampliato e
trasformato, conformandosi alla nascente moda dei parchi all'inglese. Le siepi
di bosso e i parterre vennero così sostituiti da una grande prateria leggermente
ondulata circondata da imponenti masse di alberi.
La costruzione più suggestiva all'interno del parco è il barocco Ninfeo del
Nettuno, posto al margine estremo settentrionale, già documentato nelle
incisioni del Dal Re ed elogiato dal Montesquieu che lo visitò nel suo viaggio
del 1728. Si tratta di un edificio a due piani, con un belvedere a terrazza con
vasi e putti, cui si accede dalle scale a chiocciola contenute nelle torrette
laterali. Poco più sotto, distese sul cornicione, sono poste statue con figure
allegoriche. La fontana, che si staglia contro la facciata curvilinea, vede la
statua di Nettuno, armato di tridente, che si erge in piedi sopra un grosso
delfino, dalla cui bocca sgorga l'acqua.