CONVOL, no alla chiusura dell'Osservatorio Nazionale del Volontariato
La ConVol, Conferenza permanente delle associazioni, federazioni e reti di
volontariato, riunita in Assemblea a Roma, esprime profondo dissenso e grande
preoccupazione per la decisione del Governo italiano di cancellare
l'Osservatorio nazionale del volontariato nell'ambito del Decreto Legge 95/2012
relativo alla cosiddetta Spending review.
L'Osservatorio del volontariato, istituito dalla Legge quadro n. 266/91 ha
rappresentato, nei venti anni di attuazione della Legge, uno strumento
fondamentale di interlocuzione sistematica fra il volontariato organizzato e le
istituzioni governative. La sua cancellazione – per altro mai discussa col
volontariato italiano – rappresenta un fortissimo impoverimento degli spazi di
esercizio della democrazia partecipativa.
L'Osservatorio non comportava alcun onere per le finanze pubbliche e, dunque,
risulta incomprensibile la scelta del Governo. L'effetto vero che si produce è
il ridimensionamento delle possibilità di esercizio della funzione politica del
volontariato, di cui, evidentemente, si preferisce considerare solo il ruolo di
supplenza delle responsabilità pubbliche, ritenuto particolarmente utile in
questo tempo di tagli ai servizi sociali. In questo frangente, invece, la Convol
intende ricordare a tutti che "Il volontariato è responsabile partecipazione e
pratica di cittadinanza solidale in quanto si impegna per rimuovere le cause
delle diseguaglianze economiche, culturali, sociali, religiose e politiche e
concorre all'allargamento, tutela e fruizione dei beni comuni", come ricorda la
Carta dei Valori del Volontariato.
I Presidenti di tutte le associazioni, federazioni e reti nazionali del
volontariato aderenti alla ConVol esprimono, dunque, fortissima deplorazione per
la norma di cancellazione dell'Osservatorio del volontariato e chiedono che il
Governo ripristini la normativa precedente.
In riferimento ai commi 6, 7 e 8 dell'articolo 4 del Decreto Legge, che
impongono il ricorso alle gare d'appalto per ogni fornitura di servizi alla
Pubblica amministrazione, i presidenti chiedono altresì il ripristino
dell'attuale normativa che regola il sistema degli affidamenti, e che,
concretamente, consente la stipula di convenzioni con le organizzazioni di
volontariato e la erogazione di contributi secondo il principio costituzionale
di sussidiarietà. Esprimono, su tale questione, la piena disponibilità ad un
confronto di merito sul tema, che consenta di tutelare pienamente le esigenze di
trasparenza.