Decreto anti-crisi, possibili conseguenze per alcune sedi
Il decreto anticrisi 185/2008, all'articolo 30, ha previsto un'ampia serie di adempimenti fiscali per determinate organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale.
Di tale questione, che potrebbe avere ripercussioni negative sul mondo del volontariato, si sono interessati Agenzia per le Onlus, Forum Terzo Settore e Csvnet.
Settimana scorsa tali enti hanno avuto un incontro con l'Agenzia delle Entrate, che ha permesso di rinviare i tempi per la presentazione degli adempimenti (modello Eas) e istituito un tavolo tecnico permanente con l'Agenzia delle Entrate.Occorre precisare che gli adempimenti previsti dal decreto non riguardano la stragrande maggioranza delle sedi Avis.
L'articolo 30 non si applica infatti alle associazioni di volontariato iscritte, ai sensi della legge 266/91, nei registri regionali o provinciali del volontariato, e che svolgano attività commerciali puramente marginali.
Solo le sedi Avis non rientranti in questa casistica, cioè non iscritte nei registri e con attività commerciali prevalenti, sono al momento interessate.
Il Tesoriere di AVIS Nazionale si impegna a produrre, entro qualche giorno, una circolare più dettagliata e utile a comprendere i reali effetti della legge su alcune sedi.