Donatori nel mondo: il viaggio riprende dal Marocco

Lo scorso febbraio una delegazione marocchina ha visitato i centri Avis e le strutture trasfusionali di tre regioni (Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte). Il gruppo era guidato da Malika Mazzine, presidente dell'Associazione Donatori Marocchini di Sangue (AMDS), che ci ha parlato della donazione di sangue nel suo Paese. «L'AMDS è nata nel 1958 con il nobile obiettivo di assicurare l'autosufficienza e la sicurezza trasfusionale in Marocco. Per raggiungere tali scopi, l'Associazione è costantemente impegnata nella promozione della donazione volontaria e gratuita attraverso campagne di educazione e comunicazione nelle scuole o sui principali mezzi di comunicazione. Dal 1989 l'Associazione è, inoltre, membro attivo della FIODS - Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue, di cui più volte ha ospitato incontri e riunioni (l'ultima risale al maggio 2008 a Marrakech)». Se le attività di comunicazione sono gestite dalle Associazioni di donatori presenti sul territorio, il coordinamento delle raccolte è invece di competenza statale, attraverso il Centre National de Transfusion Sanguine (CNTS, a Rabat). Come sottolinea Annamaria Fantauzzi, antropologa culturale e referente dell'Osservatorio di AVIS Nazionale per la cultura del dono, che ha studiato sul campo il panorama della cultura della donazione del sangue in Marocco, «prevale ancora la tipologia di donatore "pour compensation", che compie questo gesto per fronteggiare il fabbisogno di sacche richieste per curare un parente». Secondo la ricerca condotta dalla dott.ssa Fantauzzi, nel corso del mese santo del Ramadan si intensificano le donazioni volontarie di sangue, quando anche questo gesto diventa un mezzo per acquisire l'Hasana, una sorta di benedizione divina ottenuta dopo aver compiuto un'azione umanitaria. Proprio su questo terreno si gioca la sfida più importante per il futuro: diffondere sempre e ovunque la donazione gratuita e periodica di sangue come segno di civiltà e solidarietà verso i più bisognosi. Tale impegno è destinato a intensificarsi grazie alle attività congiunte di tutte quelle associazioni di donatori presenti nel Regno del Marocco riunitesi nell' AMADS (Alleanza Marocchina delle Associazioni di Donatori di Sangue), impegnata dal 2002 nella promozione di collaborazioni, scambi di informazioni e competenze. La presidenza dell'Alleanza rimane in carica per tre anni, al termine dei quali tale compito viene assunto da un'altra associazione. Attualmente la presidenza ha sede nella città di Fès, mentre negli ultimi due mandati è stata a Casablanca e successivamente a Oujda. Organo amministrativo è il consiglio nazionale, di cui fanno parte due rappresentanti per ciascuna associazione regionale. Le funzioni esecutive sono, invece ricoperte dal Bureau National, composto da due membri di ciascuna organizzazione locale e da ben tre volontari dell'associazione a cui è affidata la presidenza. Per conoscere meglio le iniziative e la struttura organizzativa dell'AMADS è possibile visitare il sito Internet www.donsangmaroc.org, che comprende, tra l'altro, numerose fotografie e la lista completa delle associazioni iscritte.