E' nato il Centro Nazionale Sangue

In occasione della conferenza stampa di presentazione della Giornata Nazionale del Donatore di Sangue, tenutasi a Roma il 9 giungo, alla quale hanno partecipato il ministro della salute, Livia Turco, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Raffaela Milano, ed i presidenti nazionali delle associazioni e federazioni dei donatori di sangue (Andrea Tieghi per l’AVIS, Maria Vittoria Torresi per la CRI, Aldo Ozino Caligaris per la FIDAS e Luigi Cardini per la FRATRES), è stato presentato alla stampa il Centro Nazionale Sangue, l’organo che in virtù della legge di riforma del sistema trasfusionale italiano (la 219/05) ha il compito di coordinare tutte le attività del sistema sangue. Vera cabina di regia del sistema trasfusionale, il centro potrà elaborare le corrette pianificazioni nazionali ed avviare i meccanismi compensativi, sia per il fabbisogno di componenti labili che per la necessità di plasma ed emoderivati. Diretto dal dr. Giuliano Grazzini, il centro si avvale di un comitato direttivo in cui sono presenti tre rappresentanti delle associazioni e federazioni dei donatori di sangue. “Il dono del sangue volontario, anonimo e non remunerato, è un caposaldo essenziale. Un caposaldo che permette di conseguire i più elevati livelli di sicurezza trasfusionale e che concorre al raggiungimento dell’autosufficienza sul piano nazionale –ha dichiarato il ministro della salute, on.le Livia Turco-. Pertanto, la valorizzazione dell’associazionismo volontario è un dovere per il nostro Paese, poiché tale associazionismo contribuisce significativamente, a fianco di tanti suoi meriti, a promuovere la cultura della solidarietà e del benessere, ma anche alla sostituzione della donazione occasionale con quella periodica, dando impulso e vita all’importante risorsa costituita da forme di volontariato periodico responsabile.” “In questa fase di attuazione della nuova legge sangue, ci corre l’obbligo di ricordare che la donazione volontaria e responsabile del sangue è il principio a garanzia del buon funzionamento di tutto il sistema –commenta il dr. Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della FIDAS e coordinatore del CIVIS-. Per assicurare sempre maggiori livelli di qualità e sicurezza in tutto il Paese, in tema di terapie trasfusionali, occorre ancora impegnarsi per aumentare l’apporto dei donatori periodici ed eliminare quel 15 per cento di donatori occasionali che afferiscono alle strutture ospedaliere. In questa Giornata nazionale, poi, un ringraziamento sentito a tutti i donatori di sangue, che con il loro piccolo grande gesto quotidiano permettono di curare ogni anno milioni di malati”.