Ecco le linee guida per l’accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta

Nella seduta dello scorso 25 luglio, la Conferenza Stato Regioni ha definito l'accordo: "Linee guida per l'accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti".Si tratta di un documento di fondamentale importanza, che determinerà significativi cambiamenti organizzativi dell'intero sistema trasfusionale, incrementando i percorsi di qualità, sicurezza, tracciabilità, con riferimento ad esempio alle "masse critiche" per la lavorazione del sangue ed alla validazione degli emocomponenti. Nel testo (disponibile in allegato a questa notizia) sono trattati gli aspetti relativi alla qualità, alla sicurezza e all'efficienza delle attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti. Inoltre, ampio spazio viene riservato al tema della qualificazione ed efficienza delle attività produttive, alla gestione del plasma destinato alla lavorazione industriale per la produzione di farmaci emoderivati, ai processi diagnostici di qualificazione biologica degli emocomponenti e al più che mai attuale tema dell'emovigilanza. «Con riferimento alla nostra attività - fa sapere il Presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni - di sicuro impatto sarà tutto il capitolo relativo alla formazione del personale medico e infermieristico addetto alla raccolta del sangue e degli emocomponenti, con l'indicazione puntuale degli argomenti da trattare, i moduli da organizzare e quello relativo alla qualità e sicurezza. Per quest'ultimo aspetto deve essere garantito il mantenimento dell'expertise del personale dedicato alla raccolta del sangue e degli emocomponenti che richiede l'effettuazione di almeno 200 procedure di raccolta sangue all'anno per persona. Tale documento - prosegue Saturni – sarà di sicuro riferimento per il percorso di qualità che Avis ha avviato a garanzia di un sistema trasfusionale, di cui siamo parte integrante ed integrata, sempre più efficiente ed in grado di perseguire l'obiettivo dell'autosufficienza di emocomponenti e plasmaderivati in qualità e sicurezza». Inoltre, alla fine del mese di luglio è terminata la prima fase del progetto nazionale di cui è capofila la Regione Emilia Romagna finalizzato a raccogliere tutte le informazioni "anagrafiche" sulle sedi di raccolta del sangue e degli emocomponenti, comprese le nostre unità di Raccolta. Questo rappresenta un primo significativo passo conoscitivo nell'iter che dovrà vedere l'accreditamento di tutto il sistema trasfusionale entro il 31/12/2014. «Per noi - dichiara sempre Saturni - è fondamentale avere la mappa di distribuzione su tutto il territorio nazionale delle Unità di Raccolta Avis. Infatti, partendo da queste informazioni potremo contribuire, come sede Nazionale, allo sviluppo di percorsi virtuosi, quali il ricorso ai facilitatori/valutatori associativi, formatisi all'inizio di quest'anno, alle proposte di modelli organizzativi più funzionali a tutto il sistema che ci consentano di arrivare preparati a quella data, con particolare attenzione al rispetto delle normative vigenti, alle massime qualità e sicurezza, al rispetto del donatore, del sangue donato e del ricevente». <