Esercito e Avis, dopo la Puglia la collaborazione arriva anche in Campania

Firmato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di promuovere la cultura del dono tra i militari impegnati sul territorio regionale. Nella stessa occasione, il Generale Tota ha ricevuto il titolo di socio benemerito di Avis Regionale Puglia

Promuovere la cultura della solidarietà e sensibilizzare i militari attivi sul territorio sull’importanza della donazione di sangue e plasma. Sono gli obiettivi con cui, nei giorni scorsi, Avis Regionale Campania e l’Esercito Italiano hanno sottoscritto un protocollo d’intesa.

 

L’accordo, firmato a Bari in occasione della 53ª Assemblea di Avis Regionale Puglia, ricalca quello che proprio la sede presieduta da Raffaele Romeo aveva stretto lo scorso anno. Il nuovo protocollo, firmato dal presidente campano Angelo Perrotta, impegna le parti ad attuare una programmazione delle donazioni tra i militari, da sempre particolarmente sensibili verso l’obiettivo del raggiungimento dell’autosufficienza di sangue ed emoderivati durante l’arco dell’anno.

 

Esercito e Avis Campania_2Nella foto, da sinistra: Raffaele Romeo, il Generale Giuseppe Nicola Tota e Angelo Perrotta

Si rafforza quindi l’impegno del Generale Giuseppenicola Tota, Generale di Corpo d’Armata e Comandante delle Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano, visto che lo stesso accordo verrà presto sottoscritto anche con le sedi Regionali Avis di Lazio, Sicilia e Sardegna.

 

Nella stessa occasione, lo stesso Generale ha ricevuto il titolo di socio benemerito di Avis Regionale Puglia proprio per sottolineare l’importanza della collaborazione avviata tra l’Esercito e la nostra associazione.

 

«Siamo onorati di avere il Generale Tota nell’elenco dei soci benemeriti – ha detto il presidente di Avis Regionale Puglia, Raffaele Romeo – Questo conferimento è un ringraziamento simbolico per la sua grande disponibilità, per noi segno tangibile di massimo impegno civile e sociale. Nell’ambito della collaborazione con l’Esercito, già attiva da anni in Puglia, il contributo di Tota è stato determinante per definire in modo sistemico il percorso di monitoraggio e verifica della partecipazione tra le nostre reciproche realtà».