Europa a confronto sul dono del sangue

Si svolge oggi presso l’Auditorium Monte dei Paschi di Siena – via de’ Pecori, 6 Firenze – il meeting conclusivo del Progetto Terre Diverse Stesso Sangue, promosso da Avis Toscana, con il sostegno del CESVOT e in collaborazione con la FIODS (Federazione Internazionale Organizzazioni Donazione del Sangue), nel quale saranno illustrati i risultati della ricerca “Terre Diverse, stesso sangue. L’identità delle associazioni del volontariato del sangue in Europa”. Il Progetto, a cui hanno partecipato le Associazioni del volontariato del sangue di Francia, Danimarca, Lituania, Spagna e Portogallo e Italia, ha inteso delineare l’identità del volontariato del sangue dei paesi partner, definendone ruolo, attività e relazioni con la cittadinanza e le istituzioni. Dall’analisi comparativa svolta nella ricerca emerge una certa similitudine tra i diversi paesi presi in esame sia sul piano dell’ispirazione valoriale che nello svolgimento delle attività promozionali e in alcuni aspetti di gestione interna. Inoltre, è risultata altrettanto evidente la volontà di intraprendere azioni migliorative orientate nella duplice direzione dell’intervento legislativo a livello nazionale ed europeo, e dell’intervento socio-culturale. Tra i dati quantitativi analizzati emerge che, sul numero di donatori rapportati alla popolazione, l’indice risultante varia tra 36 donatori ogni 10.000 abitanti del Portogallo e 45 della Danimarca, passando per il valore intermedio di 39 in Italia e Francia e 37,6 della Spagna. Per quanto l’incidenza dei donatori sulla popolazione sia un più alta in Danimarca rispetto agli altri Paesi, l’indice di donazione danese – ovvero il rapporto tra donazioni effettuate nell’anno e donatori che hanno effettuato almeno una donazione nell’anno di riferimento - è più basso rispetto a quello di altre nazioni. Si attesta, infatti, a 1,2, mentre più in linea si presentano Italia (1,6), Spagna (1,59), Francia (1,67) e Portogallo (1,79), che segnalano una maggiore attività di donazione da parte dei donatori. L’obiettivo è individuare un modello di rilevazione comune e validato, esportabile anche in altri paesi, al fine di realizzare, attraverso un Osservatorio, una panoramica completa del sistema sangue a livello europeo e Mediterraneo. Si è rivelato prezioso il ruolo svolto dall’ Università di Pisa, che attraverso la consulenza del Prof. Andrea Salvini ha curato la parte metodologica preliminare e l’analisi comparata delle rilevazioni, rendendo il rapporto finale un prodotto attendibile e di qualità scientifica elevata. A fronte di queste premesse, il progetto si configura come esperienza pilota per approfondire la conoscenza del sistema sangue europeo, armonizzarlo nella gestione e nei risultati, e attivare buone prassi attraverso un confronto permanente tra i soggetti interessati. Al meeting, a cui partecipano delegazioni provenienti dai 6 paesi partner, interverranno il Presidente di Avis Toscana Luciano Franchi, il Presidente della FIODS Niels Mikkelsen, il Presidente della delegazione italiana al Comitato delle Regioni Europee Paolo Fontanelli, il direttore del Centro Nazionale Sangue Giuliano Grazzini e il Presidente del CESVOT Patrizio Petrucci. Per informazioni: Ufficio stampa Avis Regionale Toscana Tel: 055/2398624 e-mail: toscana@avis.it