I dipendenti pubblici vicini alla pensione potranno svolgere attività di volontariato
Al via l'operazione che da più parti è stata definitiva "volontariato agevolato".
Entro il primo marzo, i dipendenti pubblici vicini alla pensione potranno chiedere all'Amministrazione di appartenenza di essere collocati in posizione di esonero e svolgere attività di volontariato in modo continuativo ed esclusivo per un numero massimo di cinque anni. In questo modo, potranno assicurarsi il 70% della retribuzione percepita, invece del 50% riconosciuto agli altri dipendenti che avranno ottenuto l'esonero.
Secondo quanto indicato dalla legge n.133/08, possono usufruire di questa opportunità tutti i dipendenti di Amministrazioni statali, agenzie fiscali, enti pubblici non economici, università ed enti di ricerca che, entro l'anno in cui presentano la domanda, abbiano raggiunto il requisito minimo di anzianità contributiva richiesto, cioè 35 anni.
I lavoratori che saranno impegnati nel volontariato in modo continuativo non potranno nel contempo avere altri rapporti di lavoro dipendenti (sia pubblici, sia privati), mentre avranno la possibilità di svolgere attività professionali autonome, purché esse non siano a favore di Amministrazioni pubbliche.