Il progetto 'Genoma' muove nuovi passi
Prosegue il progetto “Genoma”, che vede direttamente coinvolta l’AVIS nello studio del patrimonio genetico della popolazione italiana.La ricerca è stata condotta dal professor Luigi Luca Cavalli Sforza, uno dei massimi esponenti della genetica e dello studio delle migrazioni umane che, nel corso della riunione del Consiglio Nazionale AVIS dello scorso 27 ottobre a Milano, ha presentato i risultati finora raggiunti.Lo studio, già autorizzato dal Garante per la Privacy, è iniziato nel 2005 e finora ha raccolto circa mille campioni di sangue su tutto il territorio nazionale (per la precisione, la ricerca è stata effettuata in una provincia per ogni regione italiana).
Cavalli Sforza ha auspicato che nei prossimi cinque anni il numero di prelievi a disposizione possa raggiungere quota 10 mila.Il professore ha sottolineato l’importanza della collaborazione con AVIS, che ha reclutato donatori e ha promosso l’importanza di questa iniziativa tra i suoi soci. Cavalli Sforza ha osservato che, se non esistesse un'associazione di donatori di sangue ben radicata nel territorio come AVIS, la realizzazione di questo progetto in Italia incontrerebbe gli ostacoli che sta tuttora affrontando in molti altri Paesi europei.Gli individui sono stati selezionati sulla base della loro provenienza geografica e dei loro cognomi, con lo scopo di studiare la concentrazione di determinate malattie genetiche in aree circoscritte e l’incidenza dei flussi migratori sul patrimonio genetico umano.La ricerca viene condotta nel totale rispetto della privacy dei partecipanti; in qualsiasi momento un donatore può, infatti, chiedere e ottenere che il suo DNA venga escluso dalla banca dati.Al termine del suo intervento, il professor Cavalli Sforza ha ricevuto dal presidente Avis Nazionale Andrea Tieghi la targa commemorativa degli Ottant’anni di AVIS.Tutte le AVIS comunali possono partecipare a questa iniziativa e offrire il loro contributo. Per ulteriori informazioni, contattare la Sede Nazionale AVIS.