Il Ministro della Salute, prof. Girolamo Sirchia, è stato ospite anche dell’Avis regionale del Veneto. Dopo un simbolico taglio del nastro della nuova sede Avis regionale, ha aperto i lavori del Consiglio Avis, presieduto dal Presidente Maurizio Bonotto, a cui era presente anche il Presidente nazionale Andrea Tieghi, assieme a tutto il suo esecutivo Avis e l'Assessore alle politiche sanitare del Veneto Fabio Gava.
Il Ministro, si è rallegrato con l'Avis Veneto per lo sforzo 2004 nel far fronte all'aumento dei consumi di sangue in Regione (+ 3,2%), aumentando le proprie donazioni (media Avis in tutte le province +4% circa). Le donazioni Avis dovrebbero sfiorare le 200 mila nel 2004.
Sirchia ha poi proposto un'iniziativa di prevenzione nazionale.
"Partendo dalla popolazione sana, come sono i donatori - ha detto - vorrei diffondere capillarmente in tutti i cittadini il concetto di un corretto stile di vita. In questo un grande contributo può darlo l'Avis, diffusa in ogni parte d'Italia con il suo milione di donatori attivi e già organizzata sul fronte della prevenzione." E sono state citate le campagne sulla corretta alimentazione, sull'importanza dello sport e dell'esercizio fisico, sui pericoli del fumo e dell'eccesso di alcol per la salute, già fatte dalle Avis in Italia e Veneto. Il Presidente nazionale, Tieghi, ha detto che l'Avis si attiverà per affiancare il Ministero in questa idea. Entro breve la proposta sarà discussa fra ministero e vertici nazionali Avis per essere concretizzata. Anche l'Assessore alla Sanità, Fabio Gava, ha assicurato l'appoggio della Regione veneto alle iniziative promozionali dell'associazione. Chiesta poi all'Avis Regionale Veneto, dal parlamentare europeo Antonio De Poli, la collaborazione per diffondere anche in Europa il concetto di donazione volontaria, periodica e non remunerata. De Poli è stato di recente incaricato di coordinare la commissione europea per il volontariato. Il Vescovo Andrea Bruno Mazzocato, ha poi benedetto la nuova sede a mezzogiorno. L'edificio è stato battezzato "casa delle associazioni" perchè ospiterà altre quattro realtà di volontariato. L’Avis regionale occupa il piano terra:
100 mq con due uffici operativi, uno per il presidente, sala riunioni e
magazzino. Al piano terra, ma in altra ala, troveranno posto l’Aido, la Lega tumori e il Centro Servizi per il Volontariato. Al primo piano rimane l’Avis provinciale di Treviso. Alla giornata erano presenti consiglieri dell’Avis regionale e dirigenti delle provinciali venete, il responsabile del Crat, Antonio Breda, il pro sindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, l’assessore alle politiche sanitarie, Speranzon, primari e dirigenti delle Ulss della Marca (in particolare Claudio Dario dell'Ulss 9), il presidente dell’Avis Basilicata Maurizio Nardozza, una delegazione della Croce Rossa slovena, della Fidas (Federazione donatori sangue), del Comitato Tempio del Donatore e le associazioni di pazienti collegate al mondo del sangue.