L'Avis argentina parte dalle Universitá
La seconda giornata della missione Avis in Argentina ha avuto tra i momenti centrali la firma di una dichiarazione d'intenti con il prestigioso ateneo di La Plata. L'atto - che sara' poi ratificato dal senato accademico - e'stato siglato ieri dal rettore dell'Universitá, Gustavo Adolfo Azpiazu, dal presidente della neonata Avas (Associazione Volontari Argentini Sangue), Alberto Do Nacimiento, e dal presidente di Avis nazionale, Andrea Tieghi.
La dichiarazione d'intenti verte sulla formazione e la sensibilzzazione di docenti e studenti alla donazione di sangue e sull'avvio di progetti di ricerca in materie legate al sangue e alle trasfusioni.
Nella mattinata di ieri, inoltre, una delegazione Avis ha incontrato il direttore sanitario e il presidente del consiglio d'amministrazione dell'Ospedale italiano di Buenos Aires. La prestigiosa istituzione, che vanta 153 anni di storia e un primato nell'eccellenza medica tra i Paesi sudamericani, ha assicurato il suo appoggio e il suo incoraggiamento all'attivita' di Avas. Il sostegno dell'Ospedale italiano e' ancora piu'importante per il fatto che il 70% dei medici ematologi argentini ha studiato o si e'specializzato presso l'Ospedale italiano.
Nella serata di ieri, infine, Avis e' stata ricevuta dall'ambasciatore italiano, presso la sede della rappresentanza italiana nel Paese. Il presidente Tieghi ha illustrato all'ambasciatore, Stefano Ronca, i contenuti del progetto, riportando gli attestati di stima ricevuti per questa iniziativa - il 23 ottobre scorso - dal ministro della salute, Livia Turco.
L'ambasciatore Ronca si e' mostrrato particolarmente interessato e ha assicurato il pieno appoggio della sede diplomatica italiana.