Le malattie non trasmissibili al primo posto nel mondo come causa di morte

Un solo obiettivo: il più alto livello di salute mondiale possibile. Un traguardo da raggiungere per l’Organizzazione mondiale della sanità che a questo scopo raccoglie dati sulle condizioni di salute della popolazione per attuare programmi e strategie internazionali per migliorare lo stile di vita e arginare le malattie più pericolose. L’Oms ha pubblicato recentemente una ricerca sulle maggiori cause di mortalità al mondo tra il 2000 e il 2011: malattie cardiache, ictus, infezioni delle basse vie respiratorie, bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, diarrea, Hiv/Aids, cancro ai polmoni, diabete, incidenti stradali e prematurità neonatale. Al primo posto le malattie non trasmissibili, che sono responsabili dei due terzi dei decessi totali: si ammalano sei persone su 10. Solo le malattie cardiovascolari hanno ucciso quasi 17 milioni di persone, mentre ictus e cardiopatie sono state la causa di morte di circa 13 milioni di persone. E se in termini assoluti, la maggior parte dei decessi per malattie non trasmissibili è avvenuta in paesi a basso reddito, queste sono patologie che riguardano l’87% delle morti totali nei paesi ricchi e 7 su 10 sono persone over 70. Ancora presente nella classifica la Tubercolosi, tra le prime 15 malattie con un milione di morti solo nel 2011. La maggior parte delle malattie non trasmissibili si può prevenire. Basterebbe ridurre i quattro principali fattori di rischio: consumo di tabacco e alcol, inattività fisica ed errate abitudini alimentari. Nella Dichiarazione di Vienna dello scorso luglio, l’Oms ha inserito tra le sue priorità il contrasto all’obesità e la promozione di una corretta alimentazione attraverso misure per rafforzare i sistemi sanitari nazionali. Articolo tratto da: www.figliefamiglia.it