Nemo compie due anni e raddoppia
La conferenza stampa odierna, che celebra i primi due anni del Centro Clinico
NEMO di Fondazione Serena - inaugurato nel novembre del 2007 -, costituisce per
i rappresentanti delle realtà coinvolte nel progetto – UILDM, AISLA, FAMIGLIE
SMA, FONDAZIONE TELETHON e AO NIGUARDA CA' GRANDA – un momento di grande
soddisfazione e commozione.
«I risultati dei primi due anni di attività del Centro - afferma Roberto
Formigoni, presidente della Regione Lombardia - rappresentano una delle maggiori
evidenze della serietà e concretezza di tutti coloro che vi collaborano. NEMO,
inoltre, nasce da un'innovativa collaborazione tra pubblico e privato, che ha
favorito lo sviluppo di strutture multidisciplinari di altissimo livello. Il mio
personale auspicio, dunque, è che questa esperienza possa diffondersi e
affermarsi sempre di più, anche al di fuori dei confini regionali, a beneficio
del maggior numero di pazienti possibile».
«Eccoci qua - dichiara Alberto Fontana, presidente di Fondazione Serena che cura
la gestione del Centro - a due anni di distanza dall'inaugurazione di NEMO,
felici di aver osato così tanto nel desiderio di diventare un riferimento per le
persone con malattie neuromuscolari e le loro famiglie. Senza prestare troppa
attenzione alla grandezza e alla profondità di questo nostro sogno, ci abbiamo
creduto fino in fondo e oggi, questo, è Realtà».
Dal canto suo Mario Melazzini, direttore scientifico di NEMO, sottolinea che «le
sinergie con altre associazioni di persone malate, che vivano problematiche
simili o uguali tra loro, sono e saranno l'arma vincente per affrontare
patologie così gravemente invalidanti come la SLA, le distrofie e la SMA. E NEMO
è la dimostrazione di questo, con il suo obiettivo primario che è quello di
arrivare a garantire un percorso di continuità assistenziale e presa in carico
globale delle persone con malattie neuromuscolari e le loro famiglie».
Nei primi due anni di attività, NEMO ha visto ben 1.200 persone l'anno - il 60%
affetti da una forma di distrofia e il 40% di SLA - affidarsi alla
professionalità del suo staff e all'alta specializzazione dei suoi servizi. Di
questi, l'86% ha espresso un parere più che positivo sui servizi e il 70% lo
consiglierebbe ad altri.
Per quanto riguarda l'attività svolta a NEMO, è importante segnalare, poi, che
nel corso del tempo si è registrata una crescita costante delle attività di Day
Hospital e un andamento pressoché regolare delle attività di degenza e di quelle
ambulatoriali.
«In questi due anni - spiega Pasquale Cannatelli, direttore generale
dell'Ospedale Niguarda - la collaborazione con NEMO è stata in ogni momento
veramente proficua e motivo di stimolo. I suoi risultati nei diversi ambiti
dell'assistenza, della cura e anche della ricerca non sono altro che la conferma
della validità del progetto iniziale».
«Da quando abbiamo intrapreso questo cammino al fianco dei partner che oggi sono
qui a celebrare i primi due anni del Centro Clinico NEMO - dice Giuseppe
Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo -, abbiamo potuto constatare quanto
lavorare insieme stia ripagando gli sforzi profusi e consenta di volta in volta
di far nascere idee per dare vita a nuove iniziative, che si aggiungono, si
agganciano e danno seguito a un'intuizione: quella che su questo fronte c'era
davvero un bisogno urgente cui dare risposte concrete. Da sempre Fondazione
Cariplo è impegnata nel sostenere l'eccellenza nel settore della ricerca
scientifica: il Centro Clinico NEMO e le organizzazioni ad esso collegate
rappresentano un'esperienza di successo unica in questo campo».
E anche in virtù di quanto affermato da Pasquale Cannatelli, che oggi crede in
questo progetto proprio come ci credeva allora, il Niguarda ha deciso di mettere
a disposizione del Centro - a partire dal prossimo anno - un'ulteriore
superficie di mille metri quadri che permetterà di raddoppiare le stanze di
degenza, gli ambulatori e le aree ad uso degli ospiti.
Oltre all'inaugurazione delle nuove aree recentemente approntate, per cui
Fondazione Serena rivolge un grazie particolare a chi ha sostenuto il progetto
specifico (Fondazione Cariplo, Fondazione Vialli e Mauro ONLUS, Udinese per la
Vita ONLUS in ricordo dell'amico Candido Cannavò, il Gruppo degli Amici di RAI e
i partner tecnici A2 Targetti, Armstrong, C/S Group, Ideal Standard, Panasonic,
Sabiana, Schneider Electric), questa occasione offre anche l'opportunità di
presentare ufficialmente i diversi progetti di sviluppo del Centro Clinico
promossi alla luce di questa generosa donazione da parte del Niguarda.
In particolare, con l'attribuzione di questi nuovi spazi il Centro Clinico potrà
dotarsi di un'area esclusivamente dedicata ai più giovani, che al momento non è
presente all'interno della struttura. «È vero - spiega Elena Zanella, direttore
Raccolta Fondi di Fondazione Serena - e proprio qui si inserisce la partnership
nata nei mesi scorsi tra NEMO ed ESSELUNGA, nell'ambito della quale la
generosità dei clienti che aderiranno alla campagna Fìdaty, sempre attiva nei
punti vendita della storica catena di supermercati, potrà contribuire alla
ristrutturazione e all'arredamento dell'area dedicata all'età evolutiva». La
quale sarà composta da uno spazio gioco-scuola, una piccola palestra, un'area
finalizzata alla socializzazione e una dedicata agli specialisti in
Neuropsichiatria Infantile di NEMO.
«Nell'ambito delle attività promosse a NEMO - conclude Fontana - possiamo
dichiarare con orgoglio che stiamo cercando di creare una nuova alleanza tra
medico e paziente. Ritengo, poi, che attraverso questa esperienza stiamo anche
concretamente attuando il diritto alla Salute sancito dalla Costituzione e ora
anche dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità,
recentemente ratificata dal Parlamento italiano».