No a modifiche della 266 attraverso una legge sulla montagna
Egr. On. Gianfranco Fini- Presidente della Camera dei Deputati
Egr. On. Giulio Tremonti- Ministro dell'Economia e Finanze
Egr. Sen. Maurizio Sacconi- Ministro del Lavoro e Politiche Sociali
Egr. On. Alberto Giorgetti -Sottosegretario di Stato Ministero dell'Economia e Finanze
Egr. On. Giancarlo Giorgetti - Presidente Commissione V Bilancio,Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati
Egr. on. Giuseppe Palumbo- Presidente Commissione XII Affari sociali -Camera dei Deputati
Egr. On. Roberto Simonetti - Relatore del PDL C41 in commissione V Bilancio,Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati
Egregi Onorevoli componenti della Commissione V Bilancio, Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati
Egr . Prof. Stefano Zamagni - Presidente dell'Agenzia per le Onlus
Roma, 14 ottobre 2010
Oggetto: Modifiche alla legge n. 266/91 "Legge quadro del Volontariato" attraverso
art. 5 del PDL n. 41 assegnato alla Commissione Bilancio in sede referente
Abbiamo appreso che alla V Commissione della Camera dei Deputati è in discussione il Progetto di Legge n. 41 "disposizioni in favore dei territori di montagna" il cui art. 5 modifica la Legge 266/91 "legge quadro sul volontariato" in particolare l'art. 12 e l'art. 15. Inoltre nell'incontro della Commissione del 5 ottobre scorso è stato deciso di chiedere alla Presidenza della Camera la richiesta di trasferimento alla sede legislativa, del PDL C41. Le modifiche alla Legge 266/91 che verrebbero operate con questo PDL ci trovano fortemente contrari sia per il metodo che per il contenuto. In relazione al metodo ci preme osservare che non ci risulta che su queste modifiche ci siano state interlocuzioni con il mondo del volontariato e del terzo settore, direttamente coinvolto dalle modifiche stesse. Inoltre spiace constatare che ancora una volta si tenti di modificare alcuni articoli della legge sul volontariato non affrontando la questione nel merito ma attraverso modifiche singole inserite in provvedimenti normativi che si occupano di altri temi. Già nel 2005 si verificò un analogo caso e, dopo una mobilitazione unitaria del mondo del volontariato, la Camera emendò quasi all'unanimità un articolo che all'interno di un provvedimento sulla competitività andava a modificare la Legge 266/91. Le modifiche ci preoccupano soprattutto in termini di merito. L'art. 12 è quello che istituisce l'Osservatorio nazionale del Volontariato. Tra i compiti di questo Osservatorio c'è anche quello di emettere annualmente un bando per le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali del volontariato, oggi circa 28.000, per finanziare progetti innovativi sulle emergenze sociali. La modifica prevede di aggiungere alle aree di intervento dei progetti, oltre alle emergenze sociali, anche interventi nei territori montani e nelle aree territorialmente marginali. L'art. 15 è quello che istituisce i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), finanziati dalle fondazioni di origine bancaria con 1/15° della differenza tra entrate e spese di gestione, gestiti dalle organizzazioni di volontariato, oggi circa 40.000 tra iscritte e non iscritte ai registri regionali, a disposizione di esse per sostenerne e qualificarne l'attività. La modifica prevede: 1. di aggiungere oltre alle organizzazioni di volontariato (che attualmente gestiscono i CSV e ne usufruiscono dei benefici), anche tutte le Onlus, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni bandistiche, i cori amatoriali, le filodrammatiche, le associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare. 2. di destinare almeno il 10% delle risorse per i CSV ai CSV che operano in territori montani. 3. di permettere che la quota eccedente queste attività può servire per acquistare attrezzature, materiali e mezzi il cui utilizzo sia strettamente connesso ad attività di natura sociale. Ci preoccupa fortemente il fatto che si vadano ad utilizzare risorse ordinarie, già destinate al volontariato, per altre attività pur significative. Ci preoccupa poi in particolare la modifica più incisiva apportata all'art. 15, che in realtà non interviene sullo specifico dei temi della montagna ma modifica la natura stessa dei Centri di Servizio per il Volontariato. Infatti i CSV sono stati istituiti dalla Legge 266/91 come un sostegno diretto alle organizzazioni di volontariato, affidato alle stesse che li gestiscono in forma associata. Il PDL infatti modifica i soggetti della governance dei CSV e i destinatari della loro azione ampliando questi in maniera esponenziale e snaturando la finalità istituzionale di sostegno al volontariato propria dei CSV. Oggi infatti governance e destinatari sono le organizzazioni di volontariato, mentre con la modifica diventerebbero le ONLUS, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni bandistiche, i cori amatoriali, le filodrammatiche, le associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare. Il problema non è quello di negare la positività e la rilevanza di questi altri soggetti del non-profit (alcuni dei quali dotati di una fisionomia giuridica altri solo caratterizzati per il loro ambito di attività), ma il fatto che oggi la legislazione del terzo settore prevede per questi soggetti altri e differenti strumenti di sostegno. Con questo provvedimento si interviene su una legislazione di sostegno destinato specificamente al volontariato ampliandolo a molti altri soggetti senza modificare l'entità delle risorse e senza effettuare una ricognizione e riordino generale delle norme, rischiando in definitiva di commettere una discriminazione tra i soggetti. Si tenga inoltre presente che sul sistema di attuazione dell'art. 15 della Legge 266/91 ci sono stati due accordi tra tutti i soggetti coinvolti - ACRI, Forum del Terzo settore, Consulta Volontariato, Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato (ConVol), CSVnet, Consulta CoGe - nell'ottobre 2005 e nel giugno 2010, che hanno individuato forme per migliorare il sistema, anche di fronte alle conseguenze della crisi economica in essere. Chiediamo di modificare il PDL evitando di introdurre modifiche alla legge sul volontariato e ci dichiariamo disponibili ad incontri ed audizioni per illustrare le nostre posizioni. Certi dell'attenzione che vorrete porre alla questione, Vi salutiamo cordialmente rimanendo in attesa di riscontri.
Andrea Olivero Portavoce Forum Terzo Settore
Fausto Casini - Responsabile Consulta Volontariato c/o Forum Terzo Settore
Emma Cavallaro - Presidente ConVol
Marco Granelli - Presidente CSVnet