No a modifiche della 266 attraverso una legge sulla montagna

AVIS, anche in riferimento alla discussione avviata con il convegno di Firenze del 23-24 ottobre, sostiene i contenuti del Comunicato stampa e della lettera congiunta di CSV Net, Forum Terzo Settore, Convol e Consulta del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore in tema di modifica della Legge 266/91.   INACCETTABILE CHE UNA LEGGE SULLA MONTAGNA STRAVOLGA LA L. 266/91 - IL VOLONTARIATO E' CONTRARIO Il Forum del Terzo Settore, la Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum, la Convol - Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato e Csv.net - ossia l'intero panorama delle organizzazioni che in Italia rappresentano il mondo del volontariato e del privato sociale – esprimono profonda preoccupazione e dissenso in merito alle ipotesi di modifica della Legge quadro del Volontariato (n. 266/91) attraverso l'art. 5 del Progetto di legge n. C41 (territori montani). Preoccupa fortemente che le norme che si stanno definendo utilizzino risorse ordinarie, già destinate al volontariato, per altre attività, quantunque significative. Il fronte di impatto maggiore è l'abnorme ampliamento del numero di fruitori dei Centri di servizio per il volontariato, istituiti dall'art.15 della Legge 266/91 per sostenere l'attività delle organizzazioni del volontariato (oggi circa 40.000 tra iscritte e non iscritte ai registri regionali). In particolare la modifica prevede: 1. di aggiungere a chi gestisce i CSV e a chi usufruisce dei loro servizi, oltre alle organizzazioni di volontariato, anche tutte le onlus, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni bandistiche, i cori amatoriali, le filodrammatiche, le associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare; 2. di destinare almeno il 10% delle risorse ai CSV che operano in territori montani e di consentire che la quota eventualmente eccedente le loro attività di servizio venga utilizzata per acquistare attrezzature, materiali e mezzi il cui utilizzo sia strettamente connesso alle attività di natura sociale. Si tenga inoltre presente che sul sistema di attuazione dell'art. 15 della Legge 266/91 ci sono stati due accordi tra i soggetti coinvolti (Acri in rappresentanza delle Fondazioni, Forum del Terzo settore, Consulta Volontariato, Convol - Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato, CSVnet, Consulta CoGe), nell'ottobre 2005 e nel giugno 2010, che hanno già individuato forme per ottimizzare il sistema, anche di fronte alle conseguenze dell'attuale crisi economica. Un altro elemento di preoccupazione riguarda l'estensione della tipologia di progetti finanziabili dall'Osservatorio nazionale del Volontariato, con un bando per le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali del volontariato (oggi circa 28.000) per finanziare progetti innovativi sulle emergenze sociali. La modifica prevede che alle emergenze sociali, vocata area di azione dei progetti, vengano aggiunti interventi nei territori montani e nelle aree territorialmente marginali. Riguardo al metodo, ci sconcerta che su modifiche di tale impatto – che intervengono su uno strumento di sostegno destinato specificatamente al volontariato, ampliandolo a moltissimi altri soggetti senza modificare l'entità delle risorse disponibili – non si interpellino le organizzazioni che il mondo del volontariato collettivamente rappresentano. Spiace constatare come ancora una volta si tentino di modificare alcuni articoli della legge sul volontariato non affrontandola direttamente, ma attraverso modifiche singole inserite in provvedimenti normativi che si occupano di altri temi. Il Forum del Terzo Settore, la Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum, la Convol - Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato e Csv.net chiedono, dunque, di modificare il Progetto di Legge evitando di intervenire con esso per cambiare la legge sul volontariato. Andrea Olivero, Portavoce Forum Terzo Settore Fausto Casini, Responsabile Consulta Volontariato c/o Forum Terzo Settore Emma Cavallaro, Presidente ConVol Marco Granelli, Presidente CSVnet   LETTERA ALLE ISTITUZIONI  

Egr. On. Gianfranco Fini- Presidente della Camera dei Deputati

Egr. On. Giulio Tremonti- Ministro dell'Economia e Finanze

Egr. Sen. Maurizio Sacconi- Ministro del Lavoro e Politiche Sociali

Egr. On. Alberto Giorgetti -Sottosegretario di Stato Ministero dell'Economia e Finanze

Egr. On. Giancarlo Giorgetti - Presidente Commissione V Bilancio,Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati

Egr. on. Giuseppe Palumbo- Presidente Commissione XII Affari sociali -Camera dei Deputati

Egr. On. Roberto Simonetti - Relatore del PDL C41 in commissione V Bilancio,Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati

Egregi Onorevoli componenti della Commissione V Bilancio, Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati

Egr . Prof. Stefano Zamagni - Presidente dell'Agenzia per le Onlus

 

Roma, 14 ottobre 2010

 

Oggetto: Modifiche alla legge n. 266/91 "Legge quadro del Volontariato" attraverso

art. 5 del PDL n. 41 assegnato alla Commissione Bilancio in sede referente

Abbiamo appreso che alla V Commissione della Camera dei Deputati è in discussione il Progetto di Legge n. 41 "disposizioni in favore dei territori di montagna" il cui art. 5 modifica la Legge 266/91 "legge quadro sul volontariato" in particolare l'art. 12 e l'art. 15. Inoltre nell'incontro della Commissione del 5 ottobre scorso è stato deciso di chiedere alla Presidenza della Camera la richiesta di trasferimento alla sede legislativa, del PDL C41. Le modifiche alla Legge 266/91 che verrebbero operate con questo PDL ci trovano fortemente contrari sia per il metodo che per il contenuto. In relazione al metodo ci preme osservare che non ci risulta che su queste modifiche ci siano state interlocuzioni con il mondo del volontariato e del terzo settore, direttamente coinvolto dalle modifiche stesse. Inoltre spiace constatare che ancora una volta si tenti di modificare alcuni articoli della legge sul volontariato non affrontando la questione nel merito ma attraverso modifiche singole inserite in provvedimenti normativi che si occupano di altri temi. Già nel 2005 si verificò un analogo caso e, dopo una mobilitazione unitaria del mondo del volontariato, la Camera emendò quasi all'unanimità un articolo che all'interno di un provvedimento sulla competitività andava a modificare la Legge 266/91. Le modifiche ci preoccupano soprattutto in termini di merito. L'art. 12 è quello che istituisce l'Osservatorio nazionale del Volontariato. Tra i compiti di questo Osservatorio c'è anche quello di emettere annualmente un bando per le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali del volontariato, oggi circa 28.000, per finanziare progetti innovativi sulle emergenze sociali. La modifica prevede di aggiungere alle aree di intervento dei progetti, oltre alle emergenze sociali, anche interventi nei territori montani e nelle aree territorialmente marginali. L'art. 15 è quello che istituisce i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), finanziati dalle fondazioni di origine bancaria con 1/15° della differenza tra entrate e spese di gestione, gestiti dalle organizzazioni di volontariato, oggi circa 40.000 tra iscritte e non iscritte ai registri regionali, a disposizione di esse per sostenerne e qualificarne l'attività. La modifica prevede: 1. di aggiungere oltre alle organizzazioni di volontariato (che attualmente gestiscono i CSV e ne usufruiscono dei benefici), anche tutte le Onlus, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni bandistiche, i cori amatoriali, le filodrammatiche, le associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare. 2. di destinare almeno il 10% delle risorse per i CSV ai CSV che operano in territori montani. 3. di permettere che la quota eccedente queste attività può servire per acquistare attrezzature, materiali e mezzi il cui utilizzo sia strettamente connesso ad attività di natura sociale. Ci preoccupa fortemente il fatto che si vadano ad utilizzare risorse ordinarie, già destinate al volontariato, per altre attività pur significative. Ci preoccupa poi in particolare la modifica più incisiva apportata all'art. 15, che in realtà non interviene sullo specifico dei temi della montagna ma modifica la natura stessa dei Centri di Servizio per il Volontariato. Infatti i CSV sono stati istituiti dalla Legge 266/91 come un sostegno diretto alle organizzazioni di volontariato, affidato alle stesse che li gestiscono in forma associata. Il PDL infatti modifica i soggetti della governance dei CSV e i destinatari della loro azione ampliando questi in maniera esponenziale e snaturando la finalità istituzionale di sostegno al volontariato propria dei CSV. Oggi infatti governance e destinatari sono le organizzazioni di volontariato, mentre con la modifica diventerebbero le ONLUS, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni bandistiche, i cori amatoriali, le filodrammatiche, le associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare. Il problema non è quello di negare la positività e la rilevanza di questi altri soggetti del non-profit (alcuni dei quali dotati di una fisionomia giuridica altri solo caratterizzati per il loro ambito di attività), ma il fatto che oggi la legislazione del terzo settore prevede per questi soggetti altri e differenti strumenti di sostegno. Con questo provvedimento si interviene su una legislazione di sostegno destinato specificamente al volontariato ampliandolo a molti altri soggetti senza modificare l'entità delle risorse e senza effettuare una ricognizione e riordino generale delle norme, rischiando in definitiva di commettere una discriminazione tra i soggetti. Si tenga inoltre presente che sul sistema di attuazione dell'art. 15 della Legge 266/91 ci sono stati due accordi tra tutti i soggetti coinvolti - ACRI, Forum del Terzo settore, Consulta Volontariato, Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato (ConVol), CSVnet, Consulta CoGe - nell'ottobre 2005 e nel giugno 2010, che hanno individuato forme per migliorare il sistema, anche di fronte alle conseguenze della crisi economica in essere. Chiediamo di modificare il PDL evitando di introdurre modifiche alla legge sul volontariato e ci dichiariamo disponibili ad incontri ed audizioni per illustrare le nostre posizioni. Certi dell'attenzione che vorrete porre alla questione, Vi salutiamo cordialmente rimanendo in attesa di riscontri.

Andrea Olivero Portavoce Forum Terzo Settore

Fausto Casini - Responsabile Consulta Volontariato c/o Forum Terzo Settore

Emma Cavallaro - Presidente ConVol

Marco Granelli - Presidente CSVnet