Pillole di AVIS, dalla rassegna stampa del 15 novembre

San Nicolo' (Pc), terze medie in visita all'Avis Invogliare alla solidarietà. Ecco il senso della visita, nella mattinata di ieri, delle terze medie di San Nicolò alla vicina sede Avis. «Mostrando ai ragazzi come si fa una trasfusione, facciamo capire loro che donare il sangue non è pericoloso, anzi dice Maria Gobbi, docente accompagnatrice dei ragazzi e donatrice di sangue -. Vedere all'opera la dottoressa Cristina Arbasi, nel caso di ieri e dell'Avis di Sari Nicolò, è una cosa che può essere di stimolo nel futuro dei ragazzi. Il progetto che porta le scuole e l'Avis di San Nicolò a camminare vicini va avanti da alcuni anni. E' capitato spesso che, una volta raggiunta la maggiore età, molti ex studenti siano diventati donatori di sangue, ricordandosi quello che era stato dimostrato loro alle medie». Per l'occasione, alcuni genitori dei giovanissimi in visitasi sono prestati come "cavie" durante il prelievo. A questi, si sono aggiunti altri soci dell'Avis, di età piuttosto giovane. «Anche il professor Graziano Beghi, insegnante di educazione fisica a San Nicolò, ha donato il sangue davanti agli alunni - dice Gobbi -. Sono rimasti tutti impressionati in modo positivo dalla mattinata. Molti di loro hanno scacciato dubbi e paure sui prelievi di sangue». Prima che l'incontro avesse inizio, Gianni Beghi, componente del direttivo dell'Avis di San Nicolò, ha presentato finalità e scopi dell'associazione. Ad accompagnare i ragazzi, oltre alla Gobbi, c'erano le colleghe Susanna Manzini, Anna Scottini, Paola Paoletti, Giovanna Guasconi e Rosa Maria Novelli. Da "La Liberta'" Amantea con il "Donation Day" Gli studenti delle ultime due classi dell'Istituto di istruzione superiore "C. Mortati" protagonisti assoluti del "Donation-days", svoltosi, mercoledì scorso, nell'ambito del progetto di "Informazione e promozione della cultura della donazione". Un'iniziativa assai meritevole, che mira a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, informazioni corrette in materia di donazione e trapianti, affinché possano, consapevolmente, decidere se dare o no il proprio consenso. Un progetto ampio sul quale hanno lavorato l'Avas Presila, il Csv Cosenza, in collaborazione con la Provincia di Cosenza, l'Azienda ospedaliera di Cosenza, l'Asp, Avis, Aido, Asitetutte le associazioni di volontariato aderenti all'Anpas. Il dibattito ha avuto inizio coni saluti del dirigente scolastico, dottoressa Alisia Rosa Arturi, e gli interventi della professoressa Rosa Amendola, del Csa di Cosenza, del dottor Aurelio Scrivano, direttore Uoc Oculistica, della dottoressa Mirella Adimari, biologa Banca Occhi Calabria "L. Barca" dell"Annunziata" di Cosenza e della dottoressa Maria Vigna, coordinatore locale per le Donazioni e i Trapianti, sempre dell'Azienda ospedaliera di Cosenza. Don Mario Merenda, della Curia Arcivescovile, ha concluso il dibattito, vivacizzato dagli interventi degli alunni, sui "problemi etici" connessi alla cultura della donazione, il quale ha inteso sottolineare come "donare gli organi sia un atto d'amore lecito, morale, cristiano e auspicabile". Nella stessa mattinata si è anche conclusa la prima fase del Progetto "La legalità cresce sui banchi di scuola: giovani giornalisti in azione", organizzato dal Presidente della commissione Emersione del lavoro non regolare, dottor Benedetto Di Iacovo, con la partnership dell'Usr Calabria, della Regione Calabria, dell'Ordine dei giornalisti calabresi e con l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica. Il progetto si inserisce in un percorso di educazione alla legalità che ha visto l'Iis "Mortati" impegnato, già da diversi anni, nell' approfondimento di tematiche socioculturali scottanti ed attuali, soprattutto per la realtà del territorio calabrese. Il "lavoro nero e il pizzo - è stato rimarcato - sono alcune delle piaghe che limitano le possibilità di crescita delle realtà economiche e produttive della Calabria". Alla presenza della Responsabile delle Fasi di progetto per la Commissione, dott.ssa Rossi Sophia, gli alunni delle quinte classi hanno consegnato il prodotto di un lavoro di indagine sul territorio riportato su un Dvd contenente un'intervista al Presidente dell'Associazione "No Raket" di Amantea, la prima della provincia di Cosenza ad essere collegata all'Associazione Antiraket di Tano Grasso. Il progetto vedrà il suo momento conclusivo nel mese di dicembre, presso il Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, con la partecipazione del Presidente della Regione, Scopelliti, e le maggiori autorità del settore, che premieranno i lavori realizzati dalle diverse scuole del territorio.   Da "Quotidiano di Calabria"