Pillole di AVIS, dalla rassegna stampa del 27 agosto

Il settembre avisino di Arquà Polesine (Ro) ARDUA' POLESINE - Settembre fitto di manifestazioni, tutte organizzate dal Comune di Arquà Polesine. Si inzia già da mercoledì alle 21 in biblioteca con Storia musica e letture con l'arquatese Marco Carlesso. Sabato 4, invece, doppio importante appuntamento in castello organizzato dall'associazione Teatro 99 e don Giuliano Zattarin in collaborazione con il Comune di Arquà e la locale compagnia teatrale Proposta Teatro Collettivo: alle 17 Libertà o giustizia con Giancarlo Caselli, don Luigi Ciotti, Umberto Ambrosoli, moderatore Maurizio De Luca. Alle 21 sarà la volta de Il fatto quotidiano con Marco Travaglio, Peter Gomez, Antonio Padellaro; tra i due incontri vi sarà un buffet a pagamento, sarà altresì possibile la visitazione delle sale del castello. Giovedì 9 alle 20.30 sempre in castello arriverà Un treno carico di filastrocche di Gianni Rodari, spettacolo musicale da il Sipario dei Piccoli; mentre la biblioteca sarà aperta per gli adulti dalle 21 alle 24. Sabato il pomeriggio dedicato ai donatori per la 4oesima festa sociale dell'Avis e la 29esima dell'Aido con messa alle 17.45; deposizione di un simbolo floreale al monumento del donatore con l'inaugurazione ufficiale ed esibizione dei musici e sbandieratori in piazza Giovanni Paolo II alle 18.30; premiazione soci presso la sala cosigliare in castello alle 19 e dalle 20.30 rinfresco e altro. Sabato 18 alle 21 I viaggiatori incantati in castello con Giuseppe Cedema e Fabrizio Bentivoglio e accompagnamento musicale di Beatrice Salmaso (arpa) e David Scaroni (violino). Venerdì 24 alle 1o presso la sala consigliare I Racconti di Gianni Rodari, laboratorio di letture animate per gli alunni della scuola dell'infanzia e primaria sempre nell'ambito della rassegna del Sipario dei Piccoli promossa dalla fondazione Aida. Con queste rappresentazioni dedicate a Gianni Rodari si è anche voluto ricordarlo nella ricorrenza del doppio anniversario: il 9oesimo dalla sua nascita e il 3oesimo della sua scomparsa. Altre manifestazioni , a cura dell'assessorato alla cultura del Comune, sono in via di definizione e si protrarranno anche in ottobre. Da "La Voce di Rovigo" – pag. 22 Soresina, l'Avis salva un'opera d'arte SORESINA - Opera di recupero e 'salvataggio' della sezione dell'Avis di un bassorilievo del famoso scultore Leone Lodi donato anni fa dallo stesso artista al sodalizio. L'opera era all'ospedale Robbiani sopra l'ingresso della sede Avis, ma era stata murata e se ne erano perse le tracce. «Abbiamo scoperto l'opera - dice il presidente Felice Resmini - nel 2007 quando, in occasione del 50° della fondazione della sezione, abbiamo realizzato un libro per percorrerne la storia. Le nostre ricerche ci hanno portato alla scoperta, grazie agli articoli apparsi sul periodico dell'amministrazione comunale 'Cronaca Soresinese' del1961. Ora è nato il desiderio di 'portare a casa' cioè trasportarla nella nuova sede che l'Avis sta concludendo vicino al municipio. «Desiderio che è diventato non più rinviabile - aggiunge Resmini perché ora l'edificio del Robbiani, con la costruzione del nuovo presidio sanitario, sarà smantellato». La richiesta dell'Avis, avanzata in questi giorni all'Asl di Crema, e nata anche dal timore che con la chiusura dell'ospedale l'opera possa andare persa o distrutta. Dopo si penserà a ricollocare il bassorilievo nell'attuale sede che si trova in Piazza Marconi, nei locali del Comune. Sede che, proprio nei giorni scorsi, è stata rimessa a nuovo con la tinteggiatura dei locali, intervento importante dal punto di vista igienico e sanitario soprattutto perché i prelievi di sangue vengono fatti in questi locali. Appena ottenute le autorizzazioni del caso, la scultura sarà quindi trasferita all'ingresso dell'attuale sede e l'intenzione dell'associazione è quella di presentarla ai cittadini alla fine di settembre con la cerimonia di inaugurazione della sede. L'opera, che rappresenta l'atto della donazione, ha un notevole valore artistico, in quando Leone Lodi è considerato il massimo esponente cremonese della scultura del Novecento. Da "Provincia di Cremona" – pag. 38