Pillole di AVIS, dalla rassegna stampa del 28 giugno

L'Avis trova un nido per allevare i suoi giovani (Gorla –VA) Centottanta donatori effettivi, di cui un nutrito gruppo di giovani, e una gran voglia di crescere ulteriormente. Realtà molto solida e radicata sul territorio, l'Avis di Marnate. Gorla Minore e Gorla Maggiore ha inaugurato ieri mattina il suo nuovo quartier generale al l'interno della Fondazione Raimondi. Una nuova e più capiente sede per fare crescere questa creatura che, ha ricordato il presidente Maurizio Rogora, «ha 51 anni di vita ma vuole crescere ancora di più». «Il motto che abbiamo fatto nostro è "conoscere il passato per capire il presente e progettare il futuro", vogliamo diffondere sempre di più il discorso dell'importanza della donazione di sangue che è un piccolo gesto che serve a un grandissimo scopo, quello di salvare la vita di tante persone di donatori avisini, con questa ridonando loro la salute; in questo va sede che rappresenta per noi un senso lanciamo un appello ai nostri passo importantissimo riteniamo sarà territori per fare crescere il numero più facile aderire al nostro sodalizio, potranno infilare la loro scheda». Una filosofia e un appello sottoscritti dai due sindaci di Marnate e Gorla Minore, Celestino Cerana e Giuseppe Migliarino, peraltro anch'essi avisini sia pure adesso a riposo. «L'Avis- ha sottolineato Cerana - con il suo grande cuore e impegno dà molto lustro al nostro territorio e il fatto che la sua nuova sede sia in questo stabile che è polo sanitario di eccellenza è significativo». Sulla stessa lunghezza d'onda la valutazione di Migliarino: «Tutto il discorso dell'Avis è cominciato da quest'ospedale e qui ritorna - ha affermato - è un legame tra passato e futuro che non bisogna perdere e grazie al quale le associazioni possono crescere». Da "Provincia Varese", 28-6-2010, pag. 19 Casola (MS), un diciottesimo molto particolare In una società sempre più segnata dall'egoismo e dalle divisioni gli esempi positivi accendono una speranza. E un gesto di grande generosità è quello di Gianni Musetti di Casola (MS) che ha festeggiato il suo 18 ° compleanno presentandosi la mattina del 27 giugno, digiuno, al Centro trasfusionale dell'Ospedale di Fivizzano (MS), per la sua prima donazione di sangue. Gianni già da due mesi aspettava la maggiore età per donare, la sua è una testimonianza consapevole della nobile cultura della condivisione e del sostegno reciproco. Al termine della donazione un piccolo rinfresco e un ringraziamento per tutto il personale del Centro trasfusionale diretto dal primario dottor Fausto Pecori. Oggi sono 28 il numero di donatori e donatrici del Gruppo Avis Giovani di Casola protagonisti di «Buon compleanno 18enne». Nei primi 6 mesi dell'anno i donatori sono aumentati del 21%, e le donazioni del 60. Ma il Centro Regionale Sangue della Toscana segnala una grave carenza dei gruppi 0-, A- e B-. Da "La Nazione Massa-Carrara", 28-6-2010, pag. 11