Progetto Argentina - Avis con il console Curcio

E’iniziata ufficialmente ieri, con un incontro presso il Consolato italiano di Buenos Aires, la visita della delegazione Avis in Argentina. Insieme al presidente Tieghi e ai componenti dell’esecutivo nazionale, vi era Alberto De Nacimiento, presidente Avas (Associazione Volontari Argentini del Sangue). Il console, Giancarlo Maria Curcio, ha prima descritto le attività portate avanti negli ultimi anni dalla rappresentanza italiana, in particolare da dopo la crisi economica e sociale del dicembre 2001. “Oggi il consolato è al servizio degli oltre 250.000 italiani residenti nella capitale. Con un grande impegno siamo riusciti ad aprire le nostre porte a tutti. Prima, infatti, si assistevano a lunghissime file all’esterno del consolato e a spiacevoli episodi di sciacallaggio”. In merito al progetto Avis e alla neonata associazione Avas, il console Curcio si è impegnato a fare opera di sensibilizzazione alle comunità italiane, anche attraverso la realizzazione di un seminario informativo ad esse rivolte. Proprio sulle comunità italiane e sulla loro centralità per il buon andamento del progetto si è soffermato il presidente Tieghi: “Per quanto riguarda Avis, invece, il nostro ruolo in Avas continuerà ad essere quello di partner. Li sosterremo e saremo vicini con il nostro know-how e i nostri 80 anni di storia, ma senza sostituirci. Saranno i nostri amici argentini a dirci di volta in volta cosa avranno bisogno”. La giornata della delegazione si è poi conclusa con un lungo incontro presso la sede dell’Avas, con i dirigenti locali dell’Associazione. De Nacimiento ha fatto il punto del lavoro svolto negli ultimi mesi, insieme anche ad altre comunità italiane come i veneti, che ha portato l’associazione ad intrattenere rapporti più stretti con le autorità locali, in particolare nelle città di Buenos Aires, Rosario e San Nicolas: “La giornata di venerdì sarà in un certo qual modo storica, con l’appuntamento presso l’Università di Rosario ed il primo seminario per dirigenti dell’associazione a Buenos Aires”.