Sangue artificiale in provetta. Parlano il CIVIS e il sottosegretario Fazio

In merito alle recenti notizie sulla possibilità di creare, dalle cellule staminali, sangue disponibile per chi necessita di terapie trasfusionali, le associazioni e federazioni dei donatori di sangue mettono in guardia dai facili entusiasmi. «In primo luogo, la produzione industriale di sangue dalle cellule staminali, embrionali o adulte, non potrà avvenire che fra molti anni, in quanto, dalla partenza del progetto scientifico alla sperimentazione sull'uomo bisognerà aspettarne almeno tre», spiega Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della FIDAS e coordinatore pro tempore del CIVIS - Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani del Sangue che riunisce AVIS, Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres. «In secondo luogo, la produzione industriale necessaria per coprire i bisogni di milioni di pazienti avrà costi enormi, per cui la produzione di sangue dalle cellule staminali non potrà mai sostituire la donazione volontaria, gratuita e periodica del sangue, ma, al massimo, costituire un elemento complementare per situazioni particolari». Dello stesso avviso anche il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Ferrucio Fazio, che è intervenuto in un convegno sulle attività trasfusionali svoltosi ieri a Roma. «Anche l'Italia sta conducendo studi per produrre il laboratorio sangue sicuro. A differenza dei britannici, che hanno scelto la strada delle staminali embrionali, nel nostro Paese gli studi sono condotti su cellule adulte, superando così eventuali problemi etici legati all'impiego di embrioni. È opportuno ricordare che quella del sangue artificiale è una produzione costosissima che non sostituirà le donazioni». Come sottolineato da Aldo Ozino Caligaris, «Il grosso rischio che si corre prospettando un prossimo superamento dei bisogni trasfusionali è quello di indurre nella cittadinanza la credenza che non ci sia più bisogno del gesto solidale di tanti donatori, con il pericolo di mettere in crisi la raccolta di sangue ed emocomponenti, il sistema trasfusionale italiano e di conseguenza l'intera organizzazione sanitaria nazionale».