S.E.Ci.Coinvol.Gi', prove di teatro interattivo

Un teatro interattivo per una convention sulla cittadinanza attiva. E' stato questo il pensiero che ha orientato il lavoro del gruppo di attori dell'APS Calypso – il teatro per il sociale, e che ha portato alla produzione della conferenza performativa dal titolo Change. Venerdì 11 maggio 2012 alle 21 gli iscritti al convegno S.E. CI. COINVOL.GI. promosso da AVIS si sono ritrovati in un azione di teatro invisibile. Dal primo pomeriggio due attrici si sono mimetizzate come hostess AVIS, la terza non si è mai presentata nei ritrovi pubblici del convegno e la quarta attrice ha giocato il ruolo di partecipante al convegno ed ha inoltre raccolto gli avanzi di cibo dei pasti programmati. Tali avanzi, ed altri provenienti dai bar della zona, sono stati "allestiti" nel foyer della sala per la conferenza performativa come "imprevisto" increscioso. Una "falsa" vicedirettrice dell'hotel che ha ospitato la convention, si è scusata per l'inconveniente e ha chiesto al "colpevole" di autodenunciarsi per discutere con lui delle regole di convivenza e del motivo della sua azione di recupero del cibo, destinato – si scoprirà di lì a poco - a centri di raccolta di cibo per i bisognosi della città. Il colpevole si denuncia e l'attrice-direttrice dichiara che lo spettacolo può ora cominciare. All'ingrasso nella sala destinata a Change i partecipanti sono stati arbitrariamente divisi in tre settori e dopo pochi minuti gli attori sono rientrati in un set che si ispirava ad un'aula di tribunale, con i seguenti ruoli: la partecipante al convegno che si era impegnata nel riciclo del cibo come imputato, due hostess avis come giudice e avvocato dell'accusa e la falsa vicedirettrice come avvocato della difesa. Ma anche il pubblico ha scoperto di avere un ruolo: un settore era composta dai testimoni, l'altro dalla corte dei giudici e il terzo dalla giuria popolare. Si è così celebrato il processo che esaminava, nell'argomentarsi dei due avvocati, i principali temi di motivazione all'essere cittadino attivo o, viceversa passivo, fino alla richiesta di pronunciare una sentenza sulla colpevolezza o innocenza dell'imputato come esecutore di atti di cittadinanza attiva, citando articoli precisi della Costituzione Italiana a sostegno della sentenza. Il rito teatrale si è chiuso con il ringraziamento per la partecipazione del pubblico senza la quale non sarebbe stata possibile la realizzazione della conferenza performativa. Lo stesso spirito di gioco, interazione e creazione di uno spazio espressivo comune, ha animato il gruppo di lavoro del giorno successivo dedicato al tema della cittadinanza attiva affrontata con la metodologia del teatro e della performance sociale. Un gruppo molto motivato di ragazzi provenienti da tutta Italia ha si è interrogato su che cosa muova una persona a diventare un cittadino attivo ed ha creato sia una serie di scene di teatro d'immagine – una tecnica di costruzione di azioni fisiche senza parola - che dei testi poetici successivamente montati insieme e restituiti in assemblea plenaria: le parole dei ragazzi facevano da musica e cornice di significato alle potenti immagini create dagli attori. Un reading di parole e corpi esito di tre intense ore di lavoro condotte attraverso l'azione di facilitazione da parte di una formatrice di Calypso, complici gli strumenti del teatro che scavano nel vissuto dei partecipanti e nel loro pensiero, esaltando i significati della comunicazione non verbale che arricchisce ed integra la componente più razionale e conscia del raccontare e riflettere dei volontari. Per maggiori informazioni http://www.teatrocalypso.it