Tariffe agevolate per l'editoria no-profit, la Camera approva

Con 305 sì e 240 no, oggi l'aula di Montecitorio ha dato il via libera alla conversione in legge del decreto incentivi, che ora passa all'esame del Senato. Il provvedimento deve essere approvato definitivamente entro il 25 maggio, giorno di scadenza del decreto. Il maxiemendamento, su cui ieri il governo ha ottenuto la fiducia, ricalca la versione del dl come è stato modificato dalle commissioni Finanze e Attività produttive ed approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Come i lettori di Vita sanno, dentro il dl incentivi – grazie alla battaglia condotta dagli esponenti dell'Intergruppo per la Sussidiarietà (l'on. Gabriele Toccafondi per il Pdl e l'on. Gigi Bobba per il Pd in testa a tutti) – tornano, anche se solo per l'editoria non profit, quelle tariffe postali agevolate che, per tutto il mondo dell'editoria (profit e non profit, grande e piccola) erano stati soppressi con il decreto interministeriale del I aprile scorso. Lo stanziamento strappato dai parlamentari, e in particolare dall'on. Toccafondi, al governo per garantire il ripristino delle tariffe postali agevolate nell'anno 2010 per le onlus è pari a 30 milioni di euro. Sempre all'interno del dl incentivi è contenuta anche un'altra norma, quella che riguarda il re-inserimento del 5xmille per l'anno solare 2010 all'interno della dichiarazione dei redditi del 2009: vengono infatti aperte le porte alle fondazioni, per accedere alle risorse in arrivo dalla parte delle imposte sui redditi che vengono distribuite tra le onlus. Viene anche riscritta la norma che regola il 5 per mille, spostando al 30 giugno, dal precedente termine del 30 aprile, la data entro cui presentare la documentazione che da diritto alle risorse del 2007 e 2008. Si tratta di due piccole, ma importanti, buone notizie per il mondo del non profit. La copertura dei 30 milioni per le agevolazioni alle tariffe postali è data dalle maggiori entrate derivanti dalla chiusura agevolata delle liti tra concessionari della riscossione e fisco, inoltre è da notare come l'emendamento indirizza il beneficio ai soli giornali editi da associazioni e organizzazioni senza fini di lucro, escludendo esplicitamente i giornali di partito e la pubblicazione degli organi professionali o dei sindacati, mentre le agevolazioni non dovranno superare il 50% della tariffa ordinaria. Da www.vita.it