Terremoto Emilia Romagna, conto corrente solidale oltre 200.000 euro

La generosità comincia a dare i suoi frutti. Le sedi Avis lesionate dal terremoto iniziano un po' ovunque i lavori di ristrutturazione, i sopralluoghi per le nuove sedi, gli iter per i collaudi e le autorizzazioni alle attività di prelievo. In generale, il quadro che emerge dal secondo incontro tra i presidenti delle comunali colpite, le provinciali di riferimento e i presidenti di Avis Emilia-Romagna e Lombardia è il seguente: entro la ripresa delle attività scolastiche le sedi meno danneggiate o non praticabili perché in zona rossa torneranno alla normalità. Per quelle sedi in zona rossa a ridosso di edifici pericolanti i tempi sono più incerti ma i presidenti delle comunali, ad eccezione di Carpi, hanno tutti avuto rassicurazioni incoraggianti dai sindaci o dai responsabili delle USL circa una rapida soluzione del problema. Bisognerà invece attendere la primavera per il ritorno alla normalità in quelle sedi che hanno optato per delle strutture semi-permanenti in cui prevedono di dover rimanere a lungo. Per le situazioni più in stallo si sta facendo ricorso all'appoggio su consorelle nel territorio provinciale. Come nota positiva segnaliamo che dal 24 agosto ha ripreso le attività la sede di Bondeno, la prima ad aver beneficiato di uno stanziamento del conto di solidarietà: precisamente 7.532 euro. "Siamo contenti di essere i primi a riaprire ma siamo anche tanto fortunati - ci dice il presidente della Comunale di Bondeno Mario Sforza - abbiamo avuto la sede distrutta, è vero, ma il Comune si è mosso subito per trovare una soluzione alternativa. E' stato individuato uno spazio sottoutilizzato e, con la razionalizzazione di altre sale, ci è stato assegnato senza difficoltà. Poi i fondi messi a disposizione attraverso il conto di solidarietà e il lavoro di ristrutturazione realizzato gratuitamente da molti soci e amici hanno fatto il resto. Oggi possiamo dire che la nuova sede è più bella e funzionale di quella vecchia!" Il conto ha superato il tetto dei 200.000 euro e in queste ore stanno arrivando alla sede regionale diverse fatture per i lavori di ripristino, per l'acquisto o l'affitto di moduli prefabbricati e per la sostituzione di arredi o attrezzature danneggiate. La situazione rimane critica per quelle sedi, come Rovereto, Poggio Renatico e Mirabello, che dovranno affrontare i lavori per una sede ex-novo. Moglia e Quistello, nel mantovano, dovranno trovare una nuova sede in affitto perché gli stabili in cui erano ospitate le Avis sono state destinate dai Comuni ad altre attività, per causa di forza maggiore. Il prossimo incontro del comitato è previsto per la fine di settembre.   dal sito di Avis regionale Emilia Romagna