Un gemellaggio tra le Avis di tre comuni campani

Domenica 5 ottobre a Santa Maria Capua Vetere si è svolta la ventesima edizione della Festa del Donatore organizzata dalla locale sezione comunale Avis presieduta da Umberto Di Gennaro. Oltre quaranta delegazioni avisine provenienti da Campania, Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Puglia e i sindaci di una decina di comuni limitrofi hanno partecipato alla manifestazione, divenuta un appuntamento fisso per tanti donatori di sangue dell'intero Centro Sud. Momento centrale della giornata è stato il gemellaggio della sede Avis di Santa Maria Capua Vetere con le consorelle di Nocera Inferiore (SA) e Sant'Anastasia (NA) svoltosi al Teatro Garibaldi, a distanza di dieci anni esatti dal patto di collaborazione di amicizia siglato allora tra i volontari del sangue locali e le Sezioni di Pastena (FR) e Terracina (LT). Protagonisti del gemellaggio il presidente della sede comunale Umberto Di Gennaro, Amelia Villani, guida degli avisini di Nocera Inferiore, Ciro Fragliasso, numero uno dei donatori di sangue di Sant'Anastasia, oltre al Sindaco di S. Maria C.V. Giancarlo Giudicianni e al primo cittadino di Sant'Anastasia Carmine Pone. Presenti alla cerimonia, in rappresentanza dell'ASL Caserta 2, il dirigente sanitario del Distretto Sanitario di S.Maria C. V. Francesco Graziano, il presidente provinciale Avis Giacinto Sabatella, il presidente regionale del Lazio Luigi Bruno e il delegato del Consiglio Nazionale Avis Pasquale Pecora. Quest'ultimo ha sottolineato il grande contributo fornito dalle tre consorelle gemellate al forte aumento di donazioni che si è registrato in Campania quest'anno. La giornata è proseguita con la celebrazione della Santa Messa presso il Duomo presieduta da Monsignor Bruno Schettino, Arcivescovo di Capua. Il sacerdote ha evidenziato durante l'omelia l'alto valore dell' impegno umano e civile dei donatori di sangue Avis nel territorio casertano, in un momento storico dove assurgono agli onori della cronaca nera episodi di grave criminalità e dove l'altruismo sembra soccombere. Al termine del pranzo sociale Umberto Di Gennaro ha espresso la sua più grande soddisfazione:" E' stata una bella giornata all'insegna dell'amicizia e della solidarietà. Per noi i gemellaggi, lungi dall'essere dei gesti simbolici, rappresentano il suggello di un cammino di crescita e di collaborazione per la diffusione della cultura della donazione di sangue e la grande partecipazione di tanti volontari del Centro Sud oggi lo testimoniano"