Un Poligrafo per l'ospedale di Pieve

Con la consegna di una targa presso i locali del reparto di cardiologia di Pieve di Coriano è stata ufficialmente celebrata la donazione da parte di Avis Intercomunale Ostiglia e Fondazione Comunità Mantovana Onlus di un poligrafo cardiologico a favore dell’Ospedale Civile “Destra Secchia”. Costato 45000 euro ed interamente finanziato dalla Fondazione mantovana per il tramite di Avis, il progetto è rientrato tra gli interventi di utilità sociale perfezionati nel corso del 2005. Il poligrafo è uno strumento con una duplice funzione: di trattamento e cura delle aritmie, e di studio e prevenzione dello scompenso cardiaco. Consente di rilevare i tracciati cardiaci, di studiare la propagazione dei segnali, e di guidare i cateteri attraverso le vene e le arterie in direzione delle camere cardiache. Con il suo utilizzo le installazioni di pace-makers risultano più agevoli, così come gli impianti di biventricolari e defibrillatori. Rende inoltre possibili gli interventi di ablazione, per risolvere il problema della fibrillazione atriale. I tracciati rilevati dal poligrafo (fino a dodici tracce, a seconda del tipo di aritimia), vengono registrati su un disco fisso, quindi scaricati su dischi ottici. Da quando lo strumento è stato dato in uso alla cardiologia dell’ospedale di Pieve lo scorso febbraio, sono stati effettuati dieci interventi di ablazione e venticinque studi elettrofisiologici. Il Direttore medico Dott. Schiavello, unitamente al direttore dell’unità cardiologica D.ssa Brunazzi, ha espresso parole di profondo ringraziamento per Avis Ostiglia e Fondazione Comunità Mantovana; due enti radicati nel territorio che hanno dimostrato particolare attenzione alla crescita dell’ospedale civile Destra Secchia. La D.ssa Pozzetti ha esposto dettagliatamente le funzionalità del nuovo strumento, puntualizzando che si tratta di una apparecchiatura tra le più all’avanguardia del settore. “Questo poligrafo - ha ricordato la dottoressa d’esperienza internazionale - consente di studiare e risolvere la quasi totalità delle aritmie, sia lente che veloci”. Pari soddisfazione è stata espressa dal responsabile dell’elettrofisiologia Dott. Pasqualini, secondo il quale lo spirito dell’Ospedale di Pieve di Coriano è proprio quello di sapere garantire, in un luogo di confine, una adeguata risposta a patologie che prima potevano essere curate soltanto in strutture più grandi e specializzate, spesso lontane dai nostri paesi. Un ruolo, quello dell’Ospedale Destra Secchia, che con l’invecchiamento della popolazione assume via via una importanza maggiore, permettendo migliori qualità di vita. Il ringraziamento del Direttore di Presidio Dott. Pavarini è andato innanzitutto al mondo del volontariato, di cui Avis si è fatta portavoce in questa circostanza. Elogiando tutto il personale della cardiologia per le iniziative di sviluppo promosse, Pavarini ha ricordato la scelta coraggiosa messa in atto diversi anni fa, quando si decise di chiudere alcuni piccoli ospedali per crearne uno nuovo e più grande al centro dell’area. Pur non entrando in concorrenza con Mantova, la struttura di Pieve di Coriano è stata in grado di incrementare le sue attività, e per il futuro si auspicano nuovi investimenti in attrezzatura, tanto per la cardiologia, quanto per gli altri reparti. In rappresentanza della Fondazione Comunità Mantovana Onlus, assente il Grand’ufficiale Pierluigi Ceccardi, è intervenuto Francesco Rossi. In sei anni la Fondazione ha raccolto da privati ed aziende un patrimonio di oltre 13 milioni di euro, devolvendone i frutti al mondo del volontariato, ad attività di beneficenza e di pubblica utilità. Quasi quattrocento i progetti realizzati dal 2000 ad oggi, totalmente o parzialmente finanziati, per contribuire allo sviluppo sociale e migliorare il territorio. Facendo propria una frase di Rita Levi Montalcini, Rossi ha voluto descrivere l’intervento della fondazione in progetti grandi e piccoli non come una goccia nell’oceano, ma come una goccia nel deserto da cui può nascere un fiore. La Presidente di Avis Intercomunale Ostiglia, Avv. Elisa Strazzi, si è detta felice di essere entrata in questo progetto di implementazione delle cure delle patologie cardiovascolari. Tra gli scopi dell’associazione volontari del sangue è infatti anche quello di tutelare la salute. Pur avendo rivestito un semplice ruolo di tramite, la presidente ha sottolineato l’entusiasmo coinvolgente con cui il personale medico ha seguito la nascita ed il concretizzarsi dell’iniziativa, e si è detta pronta, a nome di tutti i consiglieri e collaboratori Avis, a sposare altre iniziative che dovessero tornare a vantaggio dell’Ospedale Destra Secchia e quindi di tutta la comunità.