Un momento estremamente delicato, non solo sotto il profilo sanitario, quello in cui Fiorin assume il nuovo incarico: «La pandemia ha tolto risorse e modificato le abitudini di ciascuno di noi – spiega – tuttavia la nostra realtà ha lavorato bene e il mio compito sarà proseguire sul solco brillantemente tracciato dal presidente Berti. Tuttavia, al netto delle difficoltà, è bene sottolineare come il sistema italiano, soprattutto trasfusionale, abbia retto l’impatto del Covid, supportato dallo straordinario apporto dei donatori».
Il nuovo presidente della SIMTI, Francesco Fiorin
In particolare la capacità di rimodulare le attività di raccolta in base alle necessità è stata la caratteristica che il presidente ha lodato in riferimento ad AVIS e alle altre associazioni impegnate in questo ambito. Un ambito in cui, come sottolinea, può essere decisivo il vaccino: «La Regione Veneto ha inserito i donatori nel programma vaccinale della seconda fase, perché crediamo che rappresentino una risorsa preziosa per il nostro territorio. Mi auguro che anche il ministero della Salute faccia lo stesso su scala nazionale, un po’ come da tempo avviene per la vaccinazione antinfluenzale».
Secondo Fiorin sono due le sfide che ci attendono nel prossimo futuro e per le quali, soprattutto la prima, sarà determinante la partecipazione delle associazioni di volontariato: «L’autosufficienza da farmaci plasmaderivati e una migliore organizzazione dei servizi trasfusionali con figure di specialisti poste al centro delle politiche del nostro Paese. Incrementare la donazione in aferesi vuol dire fornire un plasma di maggiore qualità all’industria che ne ricaverà medicinali salvavita – prosegue – ma soprattutto occorre continuare le campagne di sensibilizzazione, come sta facendo AVIS con #GialloPlasma, per far capire che questo tipo di donazione è strategica e ha un valore tanto quanto quelle di sangue e piastrine. I farmaci plasmaderivati sono il frutto del gesto volontario dei donatori, questa cosa non va dimenticata».
Il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola
Come ha dichiarato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, commentando la nomina di Fiorin, «la SIMTI rappresenta da sempre uno degli interlocutori principali della nostra attività, un partner con cui collaboriamo costantemente nel diffondere l’importanza della donazione come gesto di solidarietà e impegno civico. Siamo convinti che proprio su queste basi possiamo costruire insieme un importante percorso di rinnovamento di tutto il sistema trasfusionale e immunoematologico, forti dello straordinario apporto che migliaia di donatori hanno offerto nel corso della pandemia e che ha permesso al nostro Paese di resistere. Per questo, con le mie più sentite congratulazioni, auguro al presidente Fiorin un buon lavoro, auspicando una lunga e proficua collaborazione».