Circa 1400 bambini e 800 adolescenti. Sono i numeri relativi alle diagnosi di leucemie o altri tumori che vengono effettuate ogni anno solo in Italia a carico di questi piccoli pazienti. Numeri che chiamano a una riflessione profonda non solo in occasione del 15 febbraio, data in cui si celebra la Giornata mondiale contro il cancro infantile.
Come già evidenziato da “I numeri del cancro in Italia”, il report che ogni anno viene realizzato da AIOM (l’Associazione Italiana di Oncologia Medica), nel corso del 2022 l’incidenza dei nuovi casi è aumentata, anche a causa dell’impatto che la pandemia ha provocato sul mondo della ricerca scientifica, generando nei fatti uno stop ai progressi raggiunti fino a quel momento. Oltre a donne e uomini adulti, sappiamo bene purtroppo quanto questa malattia non faccia sconti nemmeno ai più piccoli.
Sono le leucemie le forme più diffuse. Si tratta di una serie di malattie neoplastiche che colpiscono i globuli bianchi più immaturi. Si sviluppano nel midollo osseo e portano alla produzione di un elevato numero di cellule, denominate blasti, che possono crescere notevolmente in numero ostacolando la produzione degli elementi cellulari normali (globuli bianchi, piastrine e globuli rossi). Da qui l’origine alle manifestazioni cliniche della malattia, come infezioni, sanguinamenti e sintomi da anemia. Possono essere classificate in acute e croniche, per via dell’andamento clinico più o meno aggressivo, e in mieloidi o linfatiche, in base alla cellula clonale di origine.
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- Le leucemie acute sono malattie con prognosi severa e andamento rapido che includono Leucemia Mieloide Acuta (LMA) e Leucemia Linfatica Acuta (LLA) e prevedono l’utilizzo di chemioterapia ad alte dosi e l’opzione trapiantologica. La LMA è caratterizzata da decorso molto rapido e prognosi infausta. L’incidenza è stimata intorno a 3,5 casi per 100.000 individui per anno e si può presentare a qualsiasi età. La LLA, al contrario, rappresenta l’80% delle leucemie nei bambini e nei giovani sotto i 15 anni, mentre è meno frequente nell’adulto rappresentando solo il 20% delle forme leucemiche in età avanzata. L’età di insorgenza influenza fortemente la prognosi, maggiormente favorevole in età pediatrica.
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- Le leucemie croniche sono neoplasie caratterizzate da un andamento clinico lento e progressivo che consente l’utilizzo di trattamenti farmacologici mirati a controllare la malattia senza necessariamente eradicarla. Sono meglio definite sindromi mieloproliferative e includono tra le altre la Leucemia Mieloide Cronica (LMC), la Policitemia Vera, la Trombocitemia Essenziale e la Mieofibrosi. La LMC rappresenta il 15-20% di tutti i casi di leucemia e ha un’incidenza di 1-2 casi ogni 100.000 individui per anno.
La locandina della campagna
Di fronte a uno scenario di tale portata, appare chiaro quanto la donazione di sangue consenta a questi piccoli pazienti di ricorrere a scorte necessarie proprio a curare queste forme. Non è un caso quindi che in occasione della Giornata mondiale, la FIAGOP (la Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica), promuova l’iniziativa “Ti voglio una sacca di bene”, volta appunto a sensibilizzare sull’importanza della donazione di sangue e piastrine, così da intervenire in caso di gravi anemie ed emorragie.
Fino al 19 febbraio sarà possibile aderire a questa campagna rivolgendosi ai principali centri trasfusionali degli ospedali in cui operano le associazioni come AVIS. Qui saranno disponibili le cartoline “Ti voglio una sacca di bene” con cui scattare un selfie da condividere sui propri social utilizzando gli hashtag #UnaSaccadiBene e #IostoconFiagop.
Il sangue è una risorsa preziosa, gratuita e fondamentale per tutti. Soprattutto per i più piccoli. Non ce ne dimentichiamo mai.