La raccolta di plasma fa registrare un'altra brusca frenata. Dopo la lieve ripresa che a marzo aveva fatto ben sperare, alla luce dei risultati dei due mesi precedenti, il report del Centro nazionale sangue indica che ad aprile la media è stata del -13,3% rispetto a un anno fa.
Nella fattispecie sono stati 64.445 i chili conferiti al frazionamento, poco più che a febbraio (quando la flessione fu del 10%), circa 10mila in meno del 2021: un dato che suscita non poca preoccupazione in vista del periodo estivo, storicamente critico, sempre più prossimo.
Se già nel primo trimestre il raffronto con l'anno passato riportava il segno meno, gli ultimi numeri non fanno che confermare questa tendenza, con un -7,5% rispetto a gennaio-aprile 2021. L'obiettivo per l'anno in corso è di 853.000 chili: nei primi quattro mesi ne sono stati raccolti complessivamente 270.807, per uno scostamento di 582.193.
Ad aprile, la Valle d'Aosta è stata la prima regione italiana per plasma raccolto in rapporto alla popolazione residente: seguono Friuli Venezia Giulia, Marche ed Emilia Romagna.