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Raccolta plasma: i dati del mese di settembre

Il report del Centro nazionale sangue segna una flessione a distanza di un anno: si tratta del secondo stop dopo quello di marzo. Il raggiungimento dell’obiettivo per il 2023, tuttavia, non appare a rischio

 

La raccolta plasma rallenta. Dopo aver retto bene il periodo delle vacanze estive, il report del Centro nazionale sangue indica una flessione nel mese di settembre. Dati alla mano, si tratta del secondo stop per l’anno in corso dopo quello di marzo: in ogni caso, l’obiettivo fissato per il 2023, che ammonta a 860.110 chili, non appare a rischio.

Sono stati 70.265 i chili conferiti, il 2,8% in meno di settembre 2022. Nonostante la media generale negativa, sono state ben sette le regioni che sono riuscite a migliorare i propri numeri. Si tratta di: Campania (+26,3%), Provincia Autonoma di Bolzano (+16,1%), Lazio (+12,2%), Molise (+10,3%), Emilia Romagna (+5,6%), Provincia Autonoma di Trento (+4,1%), Liguria (+2,9%).

Alla luce, comunque, dei dati positivi registrati finora, il confronto sul lungo periodo segna ancora un importante vantaggio per l’anno in corso. Rispetto alla finestra gennaio-settembre 2022, infatti, nei primi nove mesi di questo 2023 sono stati conferiti 649.215 chili di plasma che valgono un +4,7%. In questo caso è il Molise la regione più virtuosa (+21%), seguita da Provincia Autonoma di Trento (+13,6%) e Lazio (+11,4%).

Le Marche si confermano il territorio che ha conferito più chili di plasma (18,4) ogni mille abitanti. Seguono a ruota Friuli Venezia Giulia (18), Emilia Romagna (16,7) e Valle d’Aosta (15,6).

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