Partiamo dai numeri. Sono stati circa 360 gli OLP (gli Operatori locali di progetto), 40 i formatori generali e oltre 443 gli operatori volontari coinvolti nei percorsi di formazione per il Servizio Civile Universale lanciati da AVIS Nazionale lo scorso 27 maggio. Un progetto importante che si è avvalso della collaborazione della Fondazione Campus nell’ambito delle attività che, da anni, la nostra associazione porta avanti con la Scuola Nazionale di formazione.
Obiettivo di questo cammino è stato prima di tutto quello di fare rete tra i diversi attori, consentendo a tutti di porre le singole esperienze, difficoltà e buone prassi a beneficio degli altri. Un modo per recuperare i valori che hanno da sempre contraddistinto la nascita e lo sviluppo del SCU nel nostro Paese. Come ha sottolineato il vice presidente vicario di AVIS Nazionale con delega al Terzo Settore e al Servizio Civile, Fausto Aguzzoni, «il 2022 è stato l’anno in cui si celebrano i 50 anni di questa istituzione che vede nella non violenza, nella generosità, nella solidarietà e nella passione per il prossimo i propri elementi fondativi. Esattamente quello che rappresenta la base associativa di AVIS. Gli aspetti normativi, burocratici, le ore di formazione dedicate ai volontari e rendicontate al Dipartimento non devono essere vissute solo in termine di obbligo, ma possono rappresentare una opportunità di crescita sia per il dirigente associativo sia per il giovane. L’anno trascorso in AVIS deve essere o, meglio, vuole essere occasione di maturazione di spirito di cittadinanza attiva da spendere nella vita civile delle nostre comunità e, perché no, anche nella nostra associazione».
Gli Operatori Locali di Progetto sono stati coinvolti in due sessioni formative. La prima, in presenza sui territori regionali, intitolata “Amministrativa e gestionale”, nella quale sono stati affrontati i temi normativi che vedranno impegnati OLP e volontari nel corso dei 12 mesi di servizio, vale a dire:
- Aspetti valoriali sul Servizio Civile
- Prontuario Enti – Volontari
- Diritti e doveri dei volontari e degli OLP
- Modulistica e piattaforma gestionale
A seguire, gli OLP hanno partecipato a una seconda sessione da remoto organizzata dalla Fondazione Campus, intitolata “Rapporto fra le generazioni, il caso del Servizio civile AVIS”. Nella prima parte del webinarè stato affrontato il tema dei giovani e dei rapporti intergenerazionali, mentre si è poi passati alle sfide e alle opportunità che, dal NEXT Generation EU alle questioni previdenziali, demografiche e del lavoro, il nostro Paese e l’intera Europa si troveranno ad affrontare. «Il percorso OLP che abbiamo avviato quest’anno è stato estremamente soddisfacente – ha spiegato il professor Corrado Del Bò, coordinatore scientifico della Scuola di Formazione Campus – perché ha permesso di proseguire un itinerario già avviato, ma toccando temi istituzionali che possono inserire la formazione dei giovani all’interno di una corretta prospettiva. Come AVIS dà una serie di insegnamenti operativi alle nuove generazioni, così Fondazione Campus vuole offrire una formazione di carattere più ampio, in grado di dare valore al senso culturale di questa attività così preziosa».
Per quanto riguarda invece i formatori, iscritti all’Albo di Servizio Civile Universale, è stato organizzato il percorso “Servizio civile e comunità di pratica in AVIS”, che ha visto le risorse coinvolte nel weekend del 18 e 19 giugno al quale seguiranno tre follow-up “online” nel corso del prossimo autunno-inverno.
Infine, con l’avvio degli operatori volontari dello scorso 27 giugno, tutti i formatori generali e specifici saranno impegnati nella calendarizzazione e nello svolgimento della formazione a tutti i giovani attualmente in servizio, che si concluderà tra la fine del corrente anno e l’inizio del prossimo.
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