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Sicurezza nella medicina trasfusionale, il codice etico dell’ISBT adesso è disponibile anche in italiano

Definire i principi etici e professionali a sostegno di organizzazioni e professionisti impegnati nel Servizio Trasfusionale, così da tutelare la qualità del sangue e la sicurezza dei pazienti che lo ricevono. È l’obiettivo con cui l’ISBT (l’International society of blood transfusion) ha redatto il codice etico che, approvato dall’assemblea generale riunita a Copenaghen nel giugno del 2017, grazie alla traduzione effettuata dal Centro nazionale sangue, adesso è disponibile anche in italiano. Era già disponibile in sei lingue: inglese, francese, spagnolo, russo, arabo e cinese. Autonomia, non maleficenza, beneficenza e giustizia sono i quattro pilastri dell’etica biomedica e rappresentano le responsabilità dei singoli professionisti nei confronti di donatori e pazienti. Il codice ha importanza proprio perché delinea queste stesse responsabilità. Prima tra tutte la disponibilità di un approvvigionamento sicuro, efficace e sufficiente di sangue e dei suoi prodotti, nonché il loro utilizzo ottimale per le persone che ne hanno necessità. Per questo il documento spiega come sia importante che il contributo dei donatori e la loro scelta etica sia rispettato, e che siano adottate tutte le misure per tutelarne salute e sicurezza, e che “esistano adeguate garanzie per far sì che i prodotti derivati dalla donazione siano utilizzati in modo appropriato ed equo per i pazienti”.

 

Definire i principi etici e professionali a sostegno di organizzazioni e professionisti impegnati nel Servizio Trasfusionale, così da tutelare la qualità del sangue e la sicurezza dei pazienti che lo ricevono. È l’obiettivo con cui l’ISBT (l’International society of blood transfusion) ha redatto il codice etico che, approvato dall’assemblea generale riunita a Copenaghen nel giugno del 2017, grazie alla traduzione effettuata dal Centro nazionale sangue, adesso è disponibile anche in italiano. Era già disponibile in sei lingue: inglese, francese, spagnolo, russo, arabo e cinese. Autonomia, non maleficenza, beneficenza e giustizia sono i quattro pilastri dell’etica biomedica e rappresentano le responsabilità dei singoli professionisti nei confronti di donatori e pazienti. Il codice ha importanza proprio perché delinea queste stesse responsabilità. Prima tra tutte la disponibilità di un approvvigionamento sicuro, efficace e sufficiente di sangue e dei suoi prodotti, nonché il loro utilizzo ottimale per le persone che ne hanno necessità. Per questo il documento spiega come sia importante che il contributo dei donatori e la loro scelta etica sia rispettato, e che siano adottate tutte le misure per tutelarne salute e sicurezza, e che “esistano adeguate garanzie per far sì che i prodotti derivati dalla donazione siano utilizzati in modo appropriato ed equo per i pazienti”.

 

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