Di Beppe Castellano Domenica 16 agosto è scomparso Gabriele Calizzani, responsabile del settore plasma e plasmaderivati del Centro nazionale sangue.Un ruolo che ha ricoperto fin dall’istituzione del CNS, dove fu chiamato nel 2008 dal suo primo direttore, Giuliano Grazzini. Calizzani era anche componente del Comitato scientifico dell’Istituto superiore di Sanità. Laureato cum laude in Medicina all’Università di Bologna nel 2000 con una tesi sulle Malattie rare, specializzazione in Igiene e Medicina preventiva, diversi master di secondo livello. Concreto, preciso, amante dei dati ideò con lo stesso Grazzini il primo dei Rapporti Istisan “Analisi della domanda dei principali medicinali plasmaderivati in Italia (2007-2011)”, frutto di anni di raccolta scientifica di dati e notizie su un settore già “strategico” allora. Al primo, il più difficile visti i dati allora disaggregati di ogni Regione, seguirono il secondo rapporto 2011-2014 e quello 2014-2017. Si sono rivelati strumenti essenziali e indispensabili per l’autosufficienza plasmatica in Italia, “patria” del conto lavorazione. È in dirittura d’arrivo l’ultimo Rapporto, con un sempre più nutrito numero di collaboratori e ricercatori fra cui Fabio Candura accanto a lui dal 2011, che “fotograferà” l’evoluzione della situazione nell’ultimo quadriennio. Fu proprio sulla base dei dati raccolti con il primo Rapporto, che evidenziavano in Italia un surplus di fattori della coagulazione per le emofilie, che Gabriele Calizzani spinse per creare i programmi di cooperazione internazionale. I primi passi nel 2011/12, la normativa del 2013, il primo invio nel 2013 a Kabul in Afghanistan… Fino ad oggi oltre 40 milioni di unità di Fattore VIII e IX sono serviti a curare emofilici in Paesi (Afghanistan, Egitto, India, Albania, El Salvador, Serbia, Armenia, Palestina…) dove – come l’80% degli emofilici al mondo – gli ammalati non dispongono di alcuna terapia. I programmi del Cns hanno così valorizzato eticamente il dono di quasi due milioni di donatori periodici e non remunerati italiani. Il tutto sempre di concerto con le Regioni proprietarie del plasma e dei medicinali e in collaborazione con le Associazioni dei donatori, Avis in testa, e dei pazienti.Gabriele Calizzani è stato anche Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni emofilici dal febbraio 2009 al 2014. Durante il suoi due mandati puntò, tra le altre cose, sulla trasparenza dei rapporti di Fedemo e Associazioni con le Case farmaceutiche del settore.«A nome di tutta AVIS – ha commentato il Presidente nazionale, Gianpietro Briola, con un telegramma inviato alla famiglia – esprimo le più profonde e sentite condoglianze per la prematura scomparsa del dr. Calizzani. Il contributo del caro Gabriele alla crescita del sistema sangue italiano e al rafforzamento del ruolo del volontariato rimarrà indelebile. Ci stringiamo con affetto ai cari, alla moglie e alla piccola figlia in questo momento di dolore». I funerali si svolgeranno mercoledì 19 agosto alle 9 presso la chiesa di San Giuda Taddeo in via Amedeo Crivellucci 3 a Roma. In chiesa sarà possibile lasciare un’offerta destinata al Centro emofilia dell’Ospedale pediatrico “Indira Gandhi” di Kabul.In alternativa, sarà possibile effettuare un bonifico a: Fondazione EMO – IBAN: IT88C0570438700000000005000 – causale: “Erogazione liberale in memoria di Gabriele Calizzani”. La Fondazione EMO è formata dalla Federazione Associazioni Emofilici Emilia Romagna e da quelle di Umbria, Marche e Abruzzo.
