Preparare le nuove generazioni che si stanno affacciando sul mondo della donazione e affrontare con loro le macro aree che caratterizzano il lavoro di AVIS. È l’obiettivo con cui
sabato 18 aprile, a partire dalle 14:00, si riunirà la
Consulta Nazionale dei Giovani. Un appuntamento particolare, perché particolare è il momento e il modo in cui tutto questo si svolgerà. Nell’epoca del
Coronavirus infatti, che tanto ha rivoluzionato e sta rivoluzionando la vita di tutti, grazie alla
tecnologia è comunque possibile ridurre le distanze e continuare a portare avanti le proprie iniziative. Ecco quindi che la Consulta dei Giovani si riunirà
online. «Abbiamo pensato che dovevamo far capire ai ragazzi che ci siamo – spiega
Melissa Galanti, coordinatrice della Consulta Nazionale – soprattutto a quelli che vivono nelle zone maggiormente colpite dalla pandemia». Statuto, codice etico, nozioni sanitarie e info da fornire a coloro che si presentano per donare il sangue, sono solo alcuni dei temi che verranno sviluppati nel corso della riunione.
Una foto di gruppo dei Giovani di AVIS scattata lo scorso gennaio ad Ancona «L’idea è quella di mettere a punto una sorta di
kit, seppur virtuale, che serva ai giovani che si avvicinano per la prima volta ad AVIS – prosegue – Affronteremo il tema della
comunicazione e degli strumenti che l’associazione impiega per sensibilizzare e diffondere la cultura della donazione e raccontare le proprie iniziative. Senza dimenticare la parte internazionale, con l’impegno della
Fiods (la Federazione internazionale delle organizzazioni dei donatori di sangue,
ndr), e il mondo del
servizio civile e della
scuola». Seppur collegati ognuno dalle proprie abitazioni, dopo i saluti iniziali del presidente di AVIS Nazionale,
Gianpietro Briola, con cui verrà affrontato il tema attuale legato alla diffusione del Covid-19, i giovani si riuniranno in
gruppi distinti per ogni area tematica. Lavoreranno sulle proposte migliori per implementare i singoli aspetti per poi ridiscuterle insieme nei prossimi appuntamenti: «Il nostro desiderio è quello di organizzare altri incontri – conclude Galanti – I ragazzi hanno risposto con molto entusiasmo e tutto quello che verrà fatto sabato è stato organizzato e studiato insieme». Dopo la mobilitazione agli
appelli delle scorse settimane sulla necessità di garantire
sangue e plasma nelle varie regioni italiane, ancora una volta i Giovani di AVIS rispondono “presente”.Preparare le nuove generazioni che si stanno affacciando sul mondo della donazione e affrontare con loro le macro aree che caratterizzano il lavoro di AVIS. È l’obiettivo con cui
sabato 18 aprile, a partire dalle 14:00, si riunirà la
Consulta Nazionale dei Giovani. Un appuntamento particolare, perché particolare è il momento e il modo in cui tutto questo si svolgerà. Nell’epoca del
Coronavirus infatti, che tanto ha rivoluzionato e sta rivoluzionando la vita di tutti, grazie alla
tecnologia è comunque possibile ridurre le distanze e continuare a portare avanti le proprie iniziative. Ecco quindi che la Consulta dei Giovani si riunirà
online. «Abbiamo pensato che dovevamo far capire ai ragazzi che ci siamo – spiega
Melissa Galanti, coordinatrice della Consulta Nazionale – soprattutto a quelli che vivono nelle zone maggiormente colpite dalla pandemia». Statuto, codice etico, nozioni sanitarie e info da fornire a coloro che si presentano per donare il sangue, sono solo alcuni dei temi che verranno sviluppati nel corso della riunione.
Una foto di gruppo dei Giovani di AVIS scattata lo scorso gennaio ad Ancona «L’idea è quella di mettere a punto una sorta di
kit, seppur virtuale, che serva ai giovani che si avvicinano per la prima volta ad AVIS – prosegue – Affronteremo il tema della
comunicazione e degli strumenti che l’associazione impiega per sensibilizzare e diffondere la cultura della donazione e raccontare le proprie iniziative. Senza dimenticare la parte internazionale, con l’impegno della
Fiods (la Federazione internazionale delle organizzazioni dei donatori di sangue,
ndr), e il mondo del
servizio civile e della
scuola». Seppur collegati ognuno dalle proprie abitazioni, dopo i saluti iniziali del presidente di AVIS Nazionale,
Gianpietro Briola, con cui verrà affrontato il tema attuale legato alla diffusione del Covid-19, i giovani si riuniranno in
gruppi distinti per ogni area tematica. Lavoreranno sulle proposte migliori per implementare i singoli aspetti per poi ridiscuterle insieme nei prossimi appuntamenti: «Il nostro desiderio è quello di organizzare altri incontri – conclude Galanti – I ragazzi hanno risposto con molto entusiasmo e tutto quello che verrà fatto sabato è stato organizzato e studiato insieme». Dopo la mobilitazione agli
appelli delle scorse settimane sulla necessità di garantire
sangue e plasma nelle varie regioni italiane, ancora una volta i Giovani di AVIS rispondono “presente”.