C’è anche la Calabria tra le regioni italiane che riceveranno i fondi europei previsti per il progetto ESI (Emergency support instrument). Si tratta di un programma della Commissione europea finalizzato a sostenere l’acquisto di apparecchiature per la plasmaferesi e poter incrementare così la raccolta di plasma iperimmune nei Paesi membri.
Le realtà coinvolte
Ad aver manifestato interesse per i fondi sono state: Lombardia (come regione capofila), Lazio, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, province di Trento e Bolzano e, appunto, la Calabria. L’obiettivo è quello di contrastare l’emergenza sanitaria sostenendo i servizi trasfusionali dei territori che, più degli altri, sono impegnati in questo tipo di raccolta. Come spiega in una nota ufficiale il dipartimento regionale Tutela della salute, «la Calabria ha partecipato con il Servizio trasfusionale blood establishments di Reggio Calabria, come coordinatore per la rete trasfusionale locale, insieme al Centro regionale sangue. La somma prevista dalla Commissione europea per lo svolgimento del progetto “Grants to support building for colletion of Covid-19 convalescent plasma the emergency support instrument” è di 535mila euro».
La raccolta di plasma
Come ha dichiarato il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, «la raccolta di plasma rappresenta un altro prezioso strumento per contrastare il Covid. Mi auguro che i contagi possano diminuire sempre di più, così come mi auguro che chi ha avuto la sfortuna di contrarre il virus e la fortuna di averlo battuto, possa contribuire ad aumentare la raccolta nei centri trasfusionali. Donare il plasma significa salvare vite».
Le tappe del progetto europeo
Lo scorso luglio Bruxelles aveva dato il via libera all’uso clinico per curare i pazienti colpiti da Covid-19 e, poche settimane più tardi, è stato pubblicato un bando attraverso il quale i servizi trasfusionali pubblici degli stati membri e del Regno Unito potevano chiedere finanziamenti per l’acquisto di apparecchiature per la plasmaferesi. Le sovvenzioni, che ammontano a 36 milioni di euro, sono destinate a oltre 150 centri di raccolta che avranno così modo di dotarsi anche di attrezzature di conservazione, kit per i test di laboratorio e caratterizzazione del plasma, nonché di gestire al meglio i nuovi assetti organizzativi all’interno dei centri stessi. Oltre 7 milioni sono previsti per le strutture delle regioni italiane che avevano avanzato proposte di interesse per il finanziamento come previsto dal bando.