Salgono a sei le province italiane nelle quali il Centro nazionale sangue ha disposto le misure di sicurezza contro il West Nile Virus. Dopo Cremona e Parma, la circolare di giovedì 16 luglio coinvolge altri quattro territori sempre in Lombardia ed Emilia Romagna, che si confermano zone rosse anche su questo fronte: si tratta di Brescia, Lodi, Mantova e Piacenza. Il documento chiede l’applicazione, per i donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte nelle province interessate dal provvedimento, di quanto disposto con il decreto ministeriale del 2 novembre 2015 “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”. Si raccomanda di effettuare il test NAT come alternativa al provvedimento di sospensione temporanea per 28 giorni degli stessi donatori. Anche qui si fa riferimento alla circolare dello scorso 28 maggio sul tema del sangue cordonale, specificando come ai fini della sua esportazione “a uso personale in banche estere, si raccomanda che l’autorizzazione sia rilasciata previa adeguata informazione della madre sulla necessità che il sangue sia sottoposto alla ricerca del West Nile Virus con tecnica NAT prima di qualsiasi utilizzo per finalità cliniche”.
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